23/04/2018

Cronaca

Torrazza: 20enne confessa di essere omosessuale e il padre lo picchia. La condanna dell’Arcigay

CONDIVIDI

Picchiato perchè aveva fatto coming out e aveva confessato di esere gay: questa volta il grave episodio di omofobia non è da addebitare ai bulli ma al padre di un ragazzo di vent’anni che non ha accettato la situazione. L’incredibilio episodio di violenza ha avuto luogo a Torrazza Piemonte, popoloso centro di 3mila abitanti a pochi chilometri da Chivasso. A raccontare delle presunte botte prese dal padre è il ragazzo che ha affidato il suo sfogo alla rete. Il drammatico racconto pubblicato in post su Facebook ha comunque riportato alla ribalta della cronaca il problema dell’intolleranza nei confronti degli omosessuali che pur essendo annoso rimane sempre di scottante attualità. Sulla vicenda è intervenuto anche Gabriele Piazzoni, segretario nazionale dell’Arcigay: “L’ennesima notizia di un pestaggio ai danni di un giovane omosessuale ci coglie allarmati e molto sconfortati. Le cronache delle ultime settimane hanno prodotto un drammatico bollettino quotidiano di violenze ai danni di adolescenti, nel contesto scolastico, in quello familiare, nei luoghi pubblici. Alcuni di questi ragazzi diventano bersagli perché omosessuali, altri perché sovrappeso, ad esempio”.

A giudizio del segretario dell’Arcigay gli omosessuali vengono perseguitati perché non corrispondono alle aspettative che i contesti in cui vivono hanno su di loro. Basta questo a scatenare la violenza dei compagni di classe, dei passanti per strada, perfino dei genitori.

“In questo caso un giovane omosessuale è stato picchiato e cacciato di casa dal padre Abbiamo ascoltato in questi giorni numerosi interventi di commento al fenomeno del bullismo, ad esempio, ma tutti si fermano all’analisi o addirittura liquidano il fenomeno con una logica simile alla legge del taglione: punito il bullo la questione si dà per risolta. La drammatica storia di Torino, in cui il violento è un papà, è uno schiaffo a mano aperta a questa faciloneria. Vogliamo dirlo con chiarezza, una volta per tutte: servono strategie di prevenzione e contrasto complesse, che la politica non sta dando. L’assenza di risposte adeguate, a nostro avviso, è grave almeno quanto il fenomeno in sé: chi non reagisce è complice della violenza. Da parte nostra tutta la nostra solidarietà al ragazzo torinese e a tutti gli altri giovani fatti oggetto di violenza più volte, prima da chi li rifiuta e poi dalla politica che li ignora”, conclude Piazzoni.

Alla solidarietà dell’Arcigay si aggiunge anche quella del circolo “Ottavio Mai” di Torino: “Esprimiamo tutta la nostra vicinanza al ragazzo – dichiara la presidente Francesca Puopolo – e mettiamo a sua disposizione i nostri servizi, dall’assistenza psicologica a quella legale”.

Dov'è successo?

29/04/2024 

Cronaca

Bairo, grave incidente stradale sulla Pedemontana. Coinvolti un furgone e due auto

Un grave incidente stradale ha scosso la comunità di Bairo nel pomeriggio di oggi, lunedì 29 […]

leggi tutto...

29/04/2024 

Sanità

Sanità: il Nursind denuncia la carenza di personale. L’Asl T04: “Stiamo assumendo infermieri e Oss”

In relazione alle dichiarazioni del Nursind, l’Azienda sanitaria non può che ribadire la massima disponibilità al […]

leggi tutto...

29/04/2024 

Cronaca

Previsioni meteo: il tempo rimane instabile su Piemonte e Canavese. Possibili piogge nella notte

Queste le previsioni del tempo per domani, martedì 30 aprile, elaborate dal centrometroitaliano.it: AL NORD Al […]

leggi tutto...

29/04/2024 

Cronaca

Idi di Maggio a Oglianico: un tuffo nella storia del Canavese con rievocazioni storiche imperdibili

Oglianico, una suggestiva località immersa nel cuore del Canavese, si è trasformata in un palcoscenico storico […]

leggi tutto...

28/04/2024 

Cronaca

La rivarolese Marta Camerlo nominata Alfiere della Repubblica dal Capo dello Stato Mattarella

Nel variegato panorama delle giovani speranze italiane, Marta Camerlo si distingue come un faro di resilienza […]

leggi tutto...

28/04/2024 

Cronaca

E’ morto Renzo Tarabella, l’autore della strage di Rivarolo nella quale morirono quattro persone

E’ morto al soggiorno Primavera di Castellamonte, dove stava scontando la condanna di primo grado a […]

leggi tutto...
Privacy Policy Cookie Policy