08/10/2021
Cronaca
Corse dei bus “saltate” a Ivrea e pendolari a piedi. L’assessore regionale ai Trasporti: “Colpa del Gtt”
I disagi legati ai trasporti pubblici a Ivrea e nell’Eporediese, accentuati dalla riapertura delle scuole, riporta alla ribalta l’annoso problema delle corse “saltate “e dei pendolari che spesso sono costretti a rimanere a piedi. Nel corso della seduta del Consiglio regionale che ha avuto luogo mercoledì 6 ottobre, si è a lungo dibattuto sulla problematica. L’assessore regionale ai Trasporti ha sottolineato, in risposta a una interrogazione che “Premesso che l’organizzazione del trasporto scolastico viene realizzata attraverso i Tavoli guidati dai Prefetti, cui partecipano il mondo della scuola e il mondo dei trasporti, si conferma che nella conurbazione di Ivrea da lunedì a venerdì nella fascia oraria 7 9 9 vi sono 59 corse corrispondenti ad una capacità di trasposto a 2.000 posti all’ora. Crediamo tutti che questo numero di corse sia sufficiente a soddisfare la richiesta; il problema è piuttosto che le corse non vengono effettuate”.
Stando a quanto dichiarato dall’assessore le problematiche legate alla gestione delle corse degli autobus sarebbero da addebitare al Gruppo Trasporti Torinese (Gtt). “La criticità è più evidente sulle corse autobus di rinforzo e sulle corse che abbiamo autorizzato a Gtt senza la verifica dell’Otx, ovvero del sistema di monitoraggio delle corse che consente di capire se il servizio viene effettivamente effettuato. Un’autorizzazione determinata dall’eccezionalità della situazione pandemica: a fronte della necessità di servizi aggiuntivi la soluzione era quella di autorizzare le corse anche senza questo monitoraggio, altrimenti non vi sarebbero stati i mezzi sufficienti ad effettuare il servizio”.
L’assessore regionale ha altresì dichiarato che dove ci sono gli estremi si sanzionano le corse non effettuate chiedendo il rispetto della programmazione. “Alla prossima riunione del Tavolo prefettizio su scuola e trasporto farò presente, come ho già fatto presente a Gtt e all’Agenzia della Mobilità Piemontese, che queste condizioni non evidenziano una difficoltà puntuale, ma piuttosto il tema di un programma messo a punto durante l’estate che non viene rispettato, per motivi magari legati alla sostituzione dei mezzi, che la Regione deve conoscere per andare ad integrare le corse mancanti senza accontentarsi di sanzionare le mancanze”.
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