29/01/2020

Sanità

Il coronavirus allarma anche i piemontesi. Nessun caso di contagio in Italia, ma negli ospedali è allerta

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La velocità di diffusione e l’alta mortalità del coronavirus stanno creando non poca apprensione tra la popolazione. In Italia non si sono registrati casi di contagio ma il sistema sanitario nazionale e piemontese si stanno attrezzando in via preventiva per prevenire possibili “casi”. In una nota inviata al Consiglio regionale sulla diffusione del coronavirus, l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Icardi, ha sostenuto che “le indicazioni ministeriali riguardano, in particolare, la definizione di caso e le modalità di segnalazione al sistema di sorveglianza regionale e nazionale; le misure di biosicurezza da adottare nelle strutture cliniche e in caso di isolamento domiciliare del paziente; le procedure e i materiali per la protezione individuale degli operatori sanitari, la disinfezione e protocolli specifici per le diagnosi di laboratorio”.

“Come è noto – ha specificato Icardi – in Piemonte non sono presenti aeroporti con voli intercontinentali. Al momento l’Ufficio di Sanità Marittima, Aerea e di Frontiera ha provveduto ad affiggere materiale informativo nell’aeroporto per i viaggiatori internazionali, come da indicazioni ministeriali, in attesa di nuove disposizioni”.

Le indicazioni ministeriali sono state ricevute dal Seremi (Servizio di riferimento regionale di epidemiologia per la sorveglianza, la prevenzione e il controllo delle malattie infettive) e comunicate a loro volta alle direzioni generali e sanitarie delle aziende sanitarie ed ospedaliere e ai Dipartimenti di Prevenzione delle Asl.

Icardi, anche nella sua veste di coordinatore degli assessori alla Sanità della Conferenza delle Regioni, ha voluto chiarire al termine dell’incontro svoltosi il 28 gennaio a Roma con il ministro della Salute, Roberto Speranza, che “lavoriamo per costruire, nel miglior modo possibile e velocemente, una rete nazionale epidemiologica, evitando inutili allarmismi, e rilevando come la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità ritenga che già ora l’Italia abbia impostato le misure più significative a livello mondiale. Sosteniamo l’efficacia dei processi e dei disciplinari sanitari, al fine di garantire la migliore prevenzione per la salute dei cittadini. Il sistema Paese sta funzionando, siamo tutti impegnati per migliorare ulteriormente il livello di coordinamento Ministero-Regioni”.

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