Frequentazioni pericolose. Con la malavita slava ma anche con la criminalità organizzata calabrese. E dal mese di luglio l’uomo, di origini bosniache è svanito nel nulla senza una ragione apparente. La famiglia di Momcilo Bakal, 44 anni, operaio residente a Mappano e dipendente di una ditta edile di Settimo Torinese, ha presentato denuncia il 9 settembre ed è da allora che i carabinieri della Compagnia di Venaria e la procura di Ivrea, stanno indagando a tutto campo.

G’interrogativi ai quali investigatori e inquirenti stanno cerando di dare una risposta sono molteplici: l’uomo è fuggito in un Paese straniero per sfuggire a una vendetta? E’ stato ucciso per una qualche ragione legata alle sue conoscenze legate alla criminalità? A questo punto delle indagini non si esclude nessuna ipotesi. Ma nessuno crede ormai plausibile quella dell’allontanamento volontario.

Si teme che l’uomo possa essere stato ucciso probabilmente per uno di quelli che vengono chiamati “sgarri”. Anche l’associazione “Penelope Piemonte” attiva nella ricerca delle persone scomparse collabora con le forze dell’ordine su richiesta del figlio di Momcili Bakal.