23/03/2023
Economia
Piemonte: con il nuovo Piano di Sviluppo Rurale 180 milioni per il rilancio della montagna
Piemonte, con il nuovo Piano di Sviluppo Rurale 180 milioni per il rilancio della montagna
La partecipazione al convegno “Giornate internazionali delle foreste e dell’acqua: il ruolo della gestione forestale nei processi idrologici e di assetto idrogeologico del territorio”, organizzato dal Comando Carabinieri forestali con la Regione Piemonte e la federazione Ordini Dottori agronomi e forestali Piemonte e Valle d’Aosta, ha consentito al vicepresidente e assessore alla Montagna e Foreste Fabio Carosso di ricordare che “la Regione è impegnata nello sviluppo di una strategia organica per la montagna che favorisca l’insediamento di nuovi residenti nelle comunità. Gli interventi del convegno hanno evidenziato quanto la corretta pianificazione forestale e territoriale possono fare per assicurare la necessaria protezione e l’ottimale gestione delle risorse, dai boschi ai pascoli. Al contempo, è necessaria un’attenta progettazione degli interventi infrastrutturali per la fruizione e la valorizzazione dei territori”.
Con la programmazione dello Sviluppo rurale 2023-2027 la Regione investirà 126 milioni di euro per la montagna e 54 milioni per le foreste, a cui si aggiungono fondi nazionali rispettivamente per 34 milioni per il sostegno della politica regionale sulla montagna e circa 3 milioni all’anno dalla Strategia forestale nazionale. Il complesso delle misure è molto articolato e riguarda premi, investimenti infrastrutturali e produttivi ed iniziative di formazione, informazione ed animazione locale.
“Il cambiamento climatico – ha aggiunto Carosso – ci chiede da un lato di ripensare ad alcuni usi del territorio e dell’altro mette in luce fragilità e criticità che devono essere sempre attentamente considerate. Dobbiamo lavorare molto, tutti insieme, per affrontare una situazione complessa che richiede interventi urgenti, a partire dalla siccità”.
Il convegno, che ha avuto come relatori Luca Mercalli, presidente della Società meteorologica italiana, che ha illustrato gli scenari causati dal riscaldamento globale per le nostre foreste, e funzionari della Regione, dell’Università e del Politecnico di Torino, dell’Ordine dei Dottori agronomi e forestali, ha celebrato il centenario del Regio Decreto 30 dicembre 1923 n. 3267 sul riordinamento e la riforma della legislazione in materia di boschi e di terreni montani, noto come “Legge Serpieri”, che regolamentò per la prima volta in modo organico e completo il tema dei boschi, del pascolo e della sicurezza dei territori montani, a protezione delle comunità.
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