12/10/2022
Cronaca
Carcere di Ivrea: detenuto appicca il fuoco e un altro colpisce il compagno di cella e un agente di polizia
È una situazione estremamente difficile quella si sta vivendo all’interno o del carcere di Ivrea: nell’arco di poco meno di due settimane si sono verificati due episodi di violenza attuati da alcuni detenuti. Episodi che sono stati denunciati e messi in evidenza dall’Osapp, l’Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria.
Il primo episodio risale al 2 ottobre: intorno alle 22,00, un detenuto di nazionalità sudamericana ha dato fuoco, per cause in via di accertamento alle suppellettili che si trovavano nella sua cella. Il tempestivo intervento degli agenti della Polizia Penitenziaria ha evitato che l’incendio potesse estendersi a tutto il braccio del carcere. Il detenuto che appiccato le fiamme è stato trovato svenuto a terra ed è stato immediatamente soccorso. Gli agenti intervenuti hanno rimediato una prognosi di tre giorni. Salvo il detenuto.
E ancora: venerdì 7 ottobre un detenuto di nazionalità africana ha aggredito, senza una particolare motivazione il compagno di cella con un cavo dell’antenna televisiva. Anche in questo caso l’intervento degli agenti è stato tempestivo, ma non ha impedito che uno di questi fosse colpito dall’uomo con lo stesso cavo alla schiena e al volto. Il poliziotto ha riportato ematomi sul corpo e una ferita lacero-contusa alla testa. Medicato al pronto soccorso dell’ospedale di Ivrea, l’agente è stato dimesso con una prognosi di sette giorni.
Sui due episodi di violenza interviene il segretario Generale dell’Osapp Leo Beneduci: “Questa situazione si ripete puntualmente quasi tutti i giorni e il personale è abbandonato a sé stesso nel silenzio più totale dei vertici locali, regionali e del DAP che sono silenti e che continuano a non allontanare i detenuti violenti né ad emanare le necessarie disposizioni per gestire tali eventi critici. Chiediamo a gran voce aiuto a tutte le autorità ognuno per la parte di propria competenza affinché si ponga fine a questa incresciosa situazione. La politica faccia altrettanto considerato l’escalation delle aggressioni a livello nazionale considerandole quale emergenza nazionale”.
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