13/11/2023

Cronaca

Valperga: quasi completato l’esbosco a Belmonte per evitare disastrosi incendi come quello del 2019

Valperga

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Valperga: quasi completato l’esbosco a Belmonte per evitare disastrosi incendi come quello del 2019

È quasi completata l’operazione di esbosco a Belmonte al fine di prevenire il ripetersi del disastro del 2019, quando un incendio devastò gran parte del Parco di Belmonte. L’intervento di ripristino del parco, dopo quattro anni dall’incendio, sta procedendo con successo. Nel mese di ottobre, più precisamente il 27, è stato necessario utilizzare un elicottero per portare a termine le operazioni finali di esbosco del materiale legnoso presente in zone di difficile accesso. Questo passo è stato fondamentale per completare l’intervento, rimuovendo la maggior parte del materiale combustibile presente a terra. A comunicarlo è Diego Bertotti, rappresentante locale dell’Ente Parco.

Al fine di garantire la sicurezza durante l’operazione di prelevamento del materiale da eliminare, è stato necessario chiudere temporaneamente quattro sentieri del parco. Bertotti sottolinea che questo tipo di azione contribuisce a ridurre il rischio di incendi futuri, rendendo più facilmente “aggredibile” un eventuale fronte di fiamma. L’intervento si è concentrato sul versante sud del Sacro Monte di Belmonte, la zona che dal comune di Valperga porta al Santuario e che da maggio è stata interessata da attività di rimboschimento.

L’intervento svolto a ottobre rappresenta solo una delle azioni messe in atto per il ripristino del territorio dopo l’incendio del marzo 2019, che ha devastato circa 100 ettari di bosco sulla collina alle spalle di Valperga. Oltre all’abbattimento dell’80-90% degli alberi bruciati e seccati ma rimasti in piedi, sono state realizzate diverse misure di presidio antierosione e piantumate nuove querce e piante autoctone.
Parte del materiale legnoso tagliato è stato utilizzato per la realizzazione dei presidi antierosione, mentre quello in eccesso è stato rimosso tramite verricelli forestali, canali forestali e, appunto, l’elicottero. L’obiettivo è ridurre il pericolo di incendi.

Già nel 2022, ad agosto, il Rotary di Cuorgnè e Canavese aveva avviato una piccola piantumazione di essenze nei luoghi colpiti dall’incendio, come segnale di attenzione verso la ricostruzione della zona. Quest’anno, invece, i lavori sono stati più ampi e significativi, includendo la piantumazione di nuove essenze. Queste operazioni sono fondamentali per la tutela e lo sviluppo complessivo della Riserva Naturale del Sacro Monte di Belmonte, soprattutto considerando il rischio di nuovi incendi durante i periodi di siccità.

Complessivamente, nel progetto di rimboschimento di quest’anno sono stati investiti 240.000 euro. La Riserva Naturale del Sacro Monte di Belmonte è stata istituita nel 1991 dalla Regione Piemonte e si estende su una superficie totale di 349 ettari, con altitudini comprese tra i 400 e i 700 metri sul livello del mare. Questo particolare ambiente collinare è caratterizzato da un affioramento granitico unico nel suo genere.

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