
Valperga, dopo il crollo del campanile il difficile ritorno alla normalità

Il crollo del campanile della chiesa di Sant’Antonio ha aperto nell’animo dei valperghesi una ferita difficile a sanarsi. E’ la prima vera tragedia, per fortuna senza vittime che ha come protagonista il paese. Il ritorno alla normalità e complicato e difficile. E non solo per le tra famiglie che hanno dovuto abbandonare le loro case a causa del crollo della settecentesca torre campanaria, ma per tutta la comunità.
L’altro ieri sono state sgomberate le macerie ed è stata ripristinata la viabilità in Martiri che dalla notte di quel drammatico venerdì scorso era stata inibita anche ai pedoni. Ieri mattina sono ripartiti con procedura d’urgenza i lavori per la messa in sicurezza dell’intera area interessata dal crollo causato da un fulmine di inaudita potenza mentre sull’abitato si stava abbattendo una forte pioggia.
Le opere urgenti restano a carico della parrocchia, proprietaria dell’edificio religioso. E’ soltanto allora che i proprietari dell’immobile devastato dalle macerie potranno a loro volta dare inizio alle operazioni di ripristino.
Il Comune, in ogni caso, ha provveduto a far transennare tutta l’area e ha vietato il transito a mezzi e pedoni in vicolo Sant’Antonio che fiancheggia la chiesa. Sul siro ufficiale del Comune la cittadinanza e l’amministrazione comunale esprimono la solidarietà alle tre famiglie sfollate. Ma il ritorno a casa non sarà immediato.