19/02/2017

Eventi

Storico Carnevale di Ivrea: protagonisti, nella penultima domenica, i grandi carri da getto

Ivrea

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Oggi, 19 febbraio, penultima domenica di carnevale, si è svolta come da tradizione la seconda alzata degli Abbà, ma protagonisti della giornata sono stati anche i carri da getto.

Come prevede il programma ufficiale, infatti, si è tenuta la parata: il primo momento in cui i carri che partecipano alla Battaglia delle arance si mostrano in tutto il loro splendore alla città. E questa è stata anche la prima occasione in cui i tre giudici FISE hanno fatto le loro valutazioni.

Cinquantaquattro i carri da getto oggi presentati: 35 pariglie e 19 tiri a quattro. In totale quindi 146 cavalli che prenderanno parte alla Battaglia delle Arance oltre agli 84 impegnati a sfilare nel Corteo Storico per le vie della città.

“Abbiamo notato un livello generale molto alto, afferma Tatjana Falconi – uno dei tre giudici al lavoro quest’oggi – e una grandissima attenzione per i cavalli. È evidente che ci sono cura e passione per questi animali al di là del momento Carnevale. La cura del dettaglio è quella che fa la differenza e oggi abbiamo visto, ripeto, un alto livello. Il tutto unito a una sensazione reale di festa, tutti erano felici e gioiosi: è stato un bel momento”.

La qualità e la bellezza delle bardature sono elementi valutati dai giudici con un punteggio che concorre – assieme alla combattività e al fair play – a decretare la squadra vincitrice del Carnevale – l’incidenza percentuale rispetto alla valutazione totale nella tradizione del Carnevale è la seguente: cavalli 45% – finimenti 35% – guida 20 %. E ben 6 dei 17 premi assegnati riguardano l’allestimento e l’immagine dei carri.

Questa cura e questa attenzione si devono soprattutto alla storia di Ivrea e al suo legame speciale con questi eleganti quadrupedi. I cavalli sono infatti da sempre oggetto di grande cura e rispetto in città; ne è conferma lo stesso nome latino della città Eporedia, che sembra derivare da Ypporegia, dal greco ippos (cavallo) e dal gallico reda (carro) a indicare una stazione di carri equestri. Ivrea era infatti una città romana all’imbocco della Via delle Galle, sede di una stazione di posta per il rifornimento e il cambio di questi animali.

Anche la Fiera dei Cavalli di San Savino, seconda in Italia solo a quella di Verona, testimonia questo rapporto speciale. E naturalmente i cavalli sono una componente fondamentale anche per il Carnevale, in cui sono protagonisti sia nel Corteo Storico che in Battaglia. I finimenti utilizzati hanno subito notevoli evoluzioni nel tempo portando a un continuo miglioramento di qualità e immagine. Se cinquant’anni fa i cavalli erano utilizzati nei lavori di campagna e venivano riuniti solo negli ultimi giorni prima della Battaglia, ora vengono usati esclusivamente per manifestazioni equestri e sfilate. I finimenti di stile inglese, invece, un tempo erano oggetto di continue riparazioni per coprire gli strappi, mentre oggi sono di recente produzione e in qualche caso addirittura nuovi, fatti fare per l’occasione.

I criteri di valutazione del design dei carri sono stati definiti da un apposito Osservatorio Creativo, istituito nel 2010, dalla Fondazione dello Storico Carnevale di Ivrea e dalle Componenti, con lo scopo di valorizzare la qualità dell’immagine del Carnevale anche e soprattutto attraverso i carri da getto. A comporre l’Osservatorio Creativo un gruppo di pubblicitari, grafici, designer, critici d’arte e architetti. Il progetto Valorizzazione dei Carri da getto – sezione Design e Allestimento fa parte infatti delle azioni messe in atto dalla Fondazione nell’ottica di elevare la qualità del Carnevale.

Dal 2010 al 2016 è stata messa in campo una serie di attività finalizzate a migliorare la condizione dei carri da getto e a valorizzarne la presenza all’interno del Carnevale. Non solo l’ardore in battaglia e la correttezza nel tiro, ma anche la qualità degli allestimenti e i finimenti dei cavalli: sono questi gli elementi che concorrono a definire le classifiche finali della Battaglia delle arance.

Ed è anche grazie anche al contributo dei cavallanti con i loro cavalli e i loro finimenti, che lo Storico Carnevale di Ivrea è diventata una manifestazione di livello europeo, conosciuta in una buona parte del mondo.

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