24/05/2021
Cronaca
Piemonte, la Giunta regionale approva un disegno di legge contro il gioco d’azzardo patologico
La Giunta regionale piemontese ha approvato un disegno di legge sul contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico (Gap) che si prefigge di introdurre una nuova disciplina del gioco lecito e allo stesso tempo di contenere e salvaguardare i soggetti affetti da questa patologia. Il testo passa ora all’esame del Consiglio regionale. In questo contesto l’assessore regionale Fabrizio Ricca ha evidenziato che la Regione “investee un milione di euro l’anno per combattere la ludopatia e contemporaneamente saniamo un problema che si era creato con la vecchia legge, cioè la retroattività di una norma che danneggiava gli operatori legali di un settore in cui lavorano migliaia di persone”. L’assessore ha sottolineato, inoltre, che “facciamo anche di più, però, perché per la prima volta verrà reso omogeneo su tutto il territorio regionale l’orario di chiusura degli apparecchi, evitando il pericolo di ‘pendolarismo del gioco’, e si introdurrà l’obbligo di utilizzare la tessera sanitaria per utilizzare le slot, accertando quindi l’età reale degli utenti e combattendo il gioco minorile”.
L’assessore regionale Fabrizio Ricca ha fatto presente che la Giunta regionale è ovviamente aperta al dialogo con tutte le forze politiche che vorranno discutere seriamente in merito al testo approvato, per migliorarlo e renderlo il più utile possibile per i cittadini e i lavoratori.
Un commento positivo è stato espresso anche dall’assessore Andrea Tronzano: “Il disegno di legge ridefinisce alcuni aspetti della legge approvata nel 2016, ma lo fa migliorandone alcuni aspetti al di là dell’art 18 che fa giustizia sulla retroattività. Innanzitutto, contrasta e lotta al gioco patologico, tiene le distanze dai luoghi sensibili, certifica gli strumenti sanitari di controllo alla ludopatia e inasprisce le sanzioni a chi non rispetta le regole. Inoltre, stabilisce delle fasce orarie rigorose uguali per tutti evitando il pendolarismo del gioco e infine il testo non prevede la retroattività per i bar. Si viene così incontro alle giuste esigenze dei lavoratori del gioco lecito penalizzati oltremisura da alcune norme. Lo sforzo effettuato dalla Giunta è stato quello di rendere questa legge giusta, equa e al passo con i tempi, intervenendo laddove era necessario per tutelare sia i consumatori che i lavoratori. Mi auguro che si comprenda che il lavoro è stato fatto per venire incontro alle esigenze di tutti e che il Ddl venga approvato al più presto”.
Le novità contenute nel disegno di legge regionale
Tra le novità introdotte si segnalano:
– l’accertamento della maggiore età e la conseguente possibilità di utilizzo degli apparecchi per il gioco attraverso idoneo lettore del codice fiscale o della tessera sanitaria, posizionato su ogni apparecchio del gioco lecito, nel rispetto della normativa in materia del trattamento dei dati personali:
– l’istituzione presso l’Osservatorio Epidemiologico delle Dipendenze patologiche (OED Piemonte) di una sezione tematica sul GAP con funzione consultiva;
– lo stanziamento annuo di 955.000 euro per lil contrasto delle ludopatie, grazie all’utilizzo dei fondi ministeriali per la tutela della salute e il contrasto al gioco patologico;
– i titolari delle sale da gioco, delle sale scommesse e degli spazi per il gioco sono tenuti, nell’arco dell’orario di apertura previsto, a rispettare le fasce orarie di interruzione quotidiana del gioco, che a differenza del passato saranno omogenee in tutto il Piemonte in modo da scongiurare il rischio del “pendolarismo del gioco”;
– il distanziometro a 400 metri dai luoghi considerati sensibili (tra cui compro oro, bancomat, scuole, ospedali) non trova applicazione nei casi in cui l’apertura di questi luoghi sensibili sia avvenuta dopo quella dei locali in cui sono installati apparecchi per il gioco legale;
– introduzione del logo regionale e istituzione della giornata “Slot, no grazie!”;
– possibilità per sale gioco e scommesse di reinstallare gli apparecchi per il gioco legale già collocati alla data del 19 maggio 2016 senza che questa operazione venga considerata una nuova apertura e conseguente eliminazione della retroattività; sono invece esclusi i bar.
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