Rivarolo Canavese: imprenditore in tribunale per presunto stalking. Chiesti 1 anno e 4 mesi

Un caso di presunto stalking sta scuotendo Rivarolo Canavese. Protagonisti sono un imprenditore 60enne e la sua ex moglie, un’insegnante di 57 anni, uniti per oltre 30 anni di matrimonio, dal 1989 al 2020, prima di un burrascoso addio sfociato in tribunale.

Il processo, in corso presso il tribunale di Ivrea, ha visto l’accusa chiedere una condanna di un anno e quattro mesi per l’uomo. Secondo la denuncia della donna, l’ex marito si sarebbe reso protagonista di numerosi episodi di violenza psicologica, tra cui pedinamenti, intimidazioni, e insulti in pubblico. Tra le accuse più gravi, vi sarebbe l’invio di lettere denigratorie anonime e la distribuzione di un romanzo erotico a contenuto esplicito, inviato in forma anonima a colleghi e amici della donna per metterla in imbarazzo.

La difesa dell’imputato

Nel corso del dibattimento, l’imprenditore ha negato tutte le accuse mosse contro di lui. In un memoriale consegnato al giudice, ha dichiarato di essere sempre stato un marito e un padre presente, nonostante le difficoltà personali e familiari. Ha inoltre rigettato le accuse di pedinamento e intimidazione, sostenendo di non avere motivi per perseguitare l’ex moglie.

Prossima udienza e sentenza

La conclusione del processo è attesa con grande interesse: la sentenza verrà emessa mercoledì 4 dicembre. Il caso ha sollevato un dibattito sulla difficoltà di provare episodi di stalking e sulle conseguenze psicologiche per le vittime di questo tipo di violenza.

Le autorità sottolineano l’importanza di denunciare tempestivamente comportamenti simili, ricordando che episodi di violenza, sia fisica che psicologica, non devono mai essere sottovalutati.