18/11/2021

Cronaca

Nuovo ospedale di Ivrea, Salerano, Samone e Pavone con Valperga: “Sorga vicino all’autostrada”

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I sindaci di Pavone, Samone e Salerano, si allineano perfettamente alle recenti considerazioni del sindaco di Valperga Walter Sandretto per evitare che il nuovo Ospedale di Ivrea cada nel dimenticatoio e che sia posizionato nell’area ex Montefibre, come auspicato nella recente riunione ospitata dal Comune di Bollengo il 4 novembre, anziché sulla più idonea area del Casello autostradale di Ivrea.
Spiegano i sindaci in una nota: “Questa nostra posizione conferma che non c’è contrapposizione dell’area Eporediese e quelle del Canavese occidentale in quanto i nostri Comuni di Samone e Pavone con Salerano e Colleretto Giacosa, la Valchiusella e la ex Pedanea, oltre a tanti altri definiti dell’area di Ivrea, sono perfettamente in accordo sul considerare l’area del Casello autostradale di Ivrea la migliore in assoluto per realizzare la nuova struttura ospedaliera, strategica nella trasformazione e riorganizzazione della rete ospedaliera e sanitaria locale.”

Ai primi cittadini di Pavone, Samone e Salerano preme ribadire che il nuovo ospedale di Ivrea dovrà garantire le cure e le urgenze a tutto il territorio dell’Eporediese insieme a quelle del Canavese Occidentale e non divenire solo un ospedale cittadino.

Dichiara il sindaco di Samone Lorenzo Poletto: “Lo scrivere che l’area del Casello di Ivrea è in area esondabile non è corretto, non è recepito in alcuna carta regionale, ma anzi il PAI (piano Aree alluvionabili emesso dalla competente autorità di Bacino) afferma che l’area da noi proposta è a rea non esondabile, confermato anche dalle non previste opere di sopraelevazione dell’autostrada nei tratti del casello di Ivrea. Se per assurdo l’abitato di Parella (330 metri sul livello del mare) fosse alluvionato dal Chiusella, Ivrea (253 metri sul livello del mare) sarebbe completamente sommersa dalla Dora. Nei piani di salvaguardia regionale vi sono zone ben definite, adiacenti al torrente Chiusella nei Comuni di Parella, Pavone e Romano, ove sono state già state realizzate opere di messa in sicurezza ma che niente hanno a che vedere edere con l’area Casello di Ivrea. Noi abbiamo scelto di fornire sempre a tutti la più corretta informazione, per permettere a ognuno di capire la nostra scelta”.

Replica il sindaco di Pavone Endro Bevolo: a sud-ovest del Casello autostradale di Ivrea vi sono dei terreni già destinati e vincolati ad uso servizi pubblici per una superficie di 19 ettari, pianeggianti, lontani dagli insediamenti abitativi, che offrono ampie soluzioni di spazio e permetterebbero di traguardare future espandibilità, adattandosi anche alle nuove tecnologie che prevedono in base alle recenti esperienze Covid sviluppi degli edifici in orizzontale. Inserendo il tutto in un contesto viciniore di attività già presenti in campo biomedicale, di servizi scolastici universitari e di medicina palliativa. Il nuovo ospedale dovrà servire la nuova sanità territoriale per circa 170mila abitanti con compiti di assistenza sanitaria medio-alta.

Soprattutto l’area Casello di Ivrea è servita dal punto di vista della viabilità come meglio non si potrebbe immaginare. Con queste ragioni pare riduttivo parlare di un collegamento indirizzato tramite una passerella che attraversa la Dora Baltea. Ma pare più sensato parlare di viabilità alternativa già esistente e predisposta, che dà la possibilità di raggiungere anche il bacino della Valle d’Aosta e andare oltre confine oppure raggiungere velocemente le altre strutture ospedaliere diffuse nella regione Piemonte, questo al fine di raggiungere in tempi rapidi i vari servizi ormai essenziali di cure specialistiche.
La locazione proposta non sarà anche sottoposta alle note problematiche del traffico urbano, dai ricorrenti casi di intasamento di traffico e in certe occasioni dovuti anche ad allagamenti, vedi stradale Torino e via Jervis. L’intero territorio gioverà di una crescita esponenziale di qualità dei servizi ospedalieri oltre che dei riflessi di opportunità lavorative, implicite nello sviluppo di uno dei più moderni ospedali della Regione Piemonte, cosa sulla quale una grande coalizione di sindaci sta lavorando. Un Nuovo Ospedale sull’asse autostradale poco distante dalla rinascita industriale dell’area di Scarmagno significherebbe per l’intero Canavese la fine di un periodo di declino evidente agli occhi di tutti. Invito i miei colleghi sindaci a superare ogni logica campanilistica o di interessi per appoggiare la soluzione “Casello Autostradale di Ivrea”. Per la prima volta possiamo contare su reali risorse economiche e su una inconfutabile volontà del presidente Alberto Cirio e dell’assessore Icardi per far sì che l’attuale struttura ospedaliera di Ivrea venga sostituita da un moderno ospedale vanto del territorio canavesano e dell’intera sanità regionale. Si confida pertanto nella sovranità decisionale della Regione, affinché i 105 comuni che dovrà servire la nuova struttura ospedaliera abbiano la miglior soluzione attuale e futura in tema dei servizi legati alla sanità”.

Conclude il sindaco di Salerano Tersilla Caterina Enrico: “Anche se veniamo giustamente considerati Comuni dell’area eporediese, per l’ospedale abbiamo superato la logica dei piccoli interessi di campanile che poteva spingerci verso l’area ex Montefibre per favorire invece una soluzione a vantaggio di un territorio che si estende dal Lago di Viverone fin però Ceresole Reale. La logica vuole che non si ostacolino ulteriormente le comunità più distanti per non penalizzarle maggiormente”.

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