
Leinì, la Elco chiude i battenti e annuncia il licenziamento collettivo di 43 dipendenti

Una fine annunciata. La Elco di Leinì chiude definitivamente i battenti. E 43 dipendenti finiscono in mezzo a una strada. A nulla sono valse le serrate trattative sindacali che avevano lo scopo di scongiurare la cessazione dell’attività azienda. La ex Corona di via Lombardore 256, storica azienda leinicese specializzata nella produzione di circuiti stampati ad alta tecnologia, ha ufficialmente confermato l’intenzione di voler procedere con i licenziamenti collettivi. A giugno la Fiom-Cgil aveva chiesto all’azienda e alle istituzioni di creare un tavolo di crisi con l’intenzione di trovare una soluzione intermedia che evitasse il tracollo e che, in qualche modo, salvaguardasse i livelli occupazionali. La proposta avanzata riguardava l’applicazione dei contratti di solidarietà. Ma la dirigenza dell’azienda non ha ritenuto che questa fosse una strada praticabile e ha annunciato che l’intera produzione verrà trasferita con effetto immediato nello stabilimento di Carsoli, in Abruzzo. In realtà la società si era dichiarata ad accettare la proposta avanzata dai sindacati a patto che si accettasse il piano di ristrutturazione che prevedeva un drastico ridimensionamento dell’organico: vale a dire che 15 dipendenti avrebbero dovuto accettare di andare, entro il prossimo 31 ottobre, in mobilità. L’accordo su questo punto non è stato trovato, nonostante l’intervento dell’assessorato al Lavoro della regione Piemonte e la Elco ha confermato la volontà di chiudere e trasferire la produzione in provincia dell’Aquila.