16/09/2015

Cronaca

Cuorgnè, niente insegnanti al XXV Aprile per gli studenti disabili

Cuorgnè

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Niente di nuovo sotto il sole, soprattutto nel mondo della scuola. La notizia è di quelle destinate a fare scalpore e a suscitare infiammate polemiche. All’Istituto XXV Aprile di Cuorgnè la direzione scolastica non ha potuto garantire la totale assistenza agli studenti diversamente abili. Il motivo? Il blocco, da parte del Ministero, delle chiamate dalla lista dei supplenti. La scuola, che ha sempre prestato molta attenzione ai ragazzi diversamente abili, preso atto della disposizione, ha dovuto avvisare le famiglie. In sintesi: il blocco delle nomine non ha consentito alla direzione scolastica di chiamare in servizio gl’insegnanti di sostegno.

Un esempio concreto che la dice lunga sull’organizzazione del sistema scolastico: all’inizio delle lezioni erano presenti soltanti due insegnanti su dieci. In molti casi, dopo essere stati tempestite avvertite della situazione, le famiglie hanno tenuto a casa i figli. La speranza che tutti nutrono è che questo spiacevole disservizio abbia fine almeno all’inizio della prossima settimana.

Decisamente polemica è l’associazione “Buoni Amici Onlus” che ha sede a Favria alla quale si sono rivolti indignati numerosi genitori. Il presidente del’associazione sottolinea come appaia evidente che nella scuola pubblica ci sono studenti di serie A e di serie B: una chiara discriminazione che lede il diritto allo studio dei ragazzi diversamente abili. E ancora: perchè le famiglie non sono state avvertite prima dell’inizio delle lezioni? Il sodalizio chiede il coinvolgimento del territorio, delle istituzioni e della rete sociale affinchè si possa garantire a tutti gli studenti un trattamento paritario.

Quest’oggi al Provveditorato agli studi è stata convocata la conferenbza dei servizi. Un incontro che dovrebbe rimediare a brutto “pasticciaccio” causato dalla decisione del Ministero che ha coinvolto, suo malgrado, anche l’Istituto XXV Aprile e, in particolar modo, chi deve ingiustamente subire le ingiustizie causate dalle decisioni altrui.

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