18/03/2024

Cronaca

“Cuorgnè dice No alle mafie. I simboli della lotta alla mafia: Falcone, Borsellino e Dalla Chiesa”

Cuorgnè

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Per il terzo anno consecutivo, in occasione della prossima ricorrenza del 21 marzo, giornata dedicata al ricordo delle vittime innocenti delle mafie, l’amministrazione comunale di Cuorgnè ha programmato una serie di proposte che prevedono il coinvolgimento dell’intera comunità.
Il Progetto dal titolo “Cuorgnè dice No alle mafie-Terza edizione. I simboli della lotta alla mafia: Falcone, Borsellino e Dalla Chiesa” si pone in continuità, con l’attività svolta nel 2022 e nel 2023. Per l’anno 2024, oltre alla lettura nelle classi dei nomi delle vittime della mafia, con approfondimenti su alcune figure della lotta alla criminalità organizzata.

Venerdì 22 marzo alle ore 21 presso il teatro Pinelli di Cuorgnè andrà in scena lo spettacolo teatrale “Rita e il Giudice – Storie di scelte, padri e mafie”. Rita cresce a Partanna, valle del Belice, Sicilia, provincia di Trapani che negli anni 80 del secolo scorso significa essenzialmente una cosa: terra di mafia. Un luogo in cui lo stato semplicemente non riusciva a entrare, in cui la legge era fatta da delinquenti. Fra cui il padre di Rita. Ribellarsi a una situazione simile richiede delle motivazioni non comuni: deve cambiarti il mondo in cui vivi o il modo di vedere quel mondo. E soprattutto devi incontrare lungo questo percorso delle persone che ti aiutino, ti proteggano e mostrino altri mondi possibili, in cui i tuoi ide ali si possano realizzare.

Un giudice le offre protezione e la ascolta. Un giudice siciliano nato a Palermo con una storia alle spalle che lo rende, assieme all’amico Giovanni Falcone, l’immagine della lotta alla mafia in tutto il mondo: Paolo Borsellino. L’umanità e l’onestà intellettuale di Borsellino sono l’ultimo tassello che le permette quel cambio di visione del mondo tale da arrivare ad affermare “dopo aver sconfitto la mafia che c’è dentro di te, puoi combattere la mafia, la mafia siamo noi e il nostro modo sbagliato di comportarci”. Forse quella di Rita è una piccola storia, ma con tutta evidenza, dimostra che la grande storia è formata dalle piccole storie come quelle di questa ragazza.

Attraverso la biblioteca e i canali social verranno promosse letture, film e serie tv con riflessioni sulla criminalità, sulle vittime di mafia, sulle storie di legalità, lotta e giustizia, sulle figure di donne particolarmente significative nella lotta alla mafia.

Il programma delle iniziative ha ottenuto il cofinanziamento dalla Regione Piemonte ai sensi della Legge regionale 14/2007.

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