
Ciriè: infermieri e Oss contagiati dalla scabbia in corsia. E’ emergenza nel reparto di Neurologia

Contagiati. Non dall’influenza questa volta ma dalla scabbia. Sei infermieri e tre operatori socio-sanitari si sono dovuti assentare dal lavoro per curare l’infezione della pelle causata da un acaro e che si prende per contagio. E’ accaduto all’ospedale di Ciriè, il presidio punto di riferimento per il Ciriacese, le Valli di Lanzo e per parte del medio Canavese. Il contagio si è verificato nel reparto di Neurologia; la direzione sanitaria e la direzione generale dell’Asl To4 ieri, venerdì 9 febbraio, sono stati costrette a decidere per la sospensione dei ricoveri in reparto ancche per favorire la disinfestazione delle stanze.
A contagiare il personale sanitario sarebbe stato nei giorni scorsi un paziente che viveva, in casa propria, in condizioni di scarsa igiene. Di per sè l’infezioni non è grave ma per eliminare l’acaro è necessario sottoporsi a cure specifiche. E l’assenza del personale che è già ridotto all’osso, non garantisce i ricoverati. A sostenere questa tesi è il Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche.
In una lettera inviata a Lorenzo Ardissone, general manager dell’azienda sanitaria canavesana, il sindacato chiede come si sia potuto giungere a questo punto “quando ad inizio di ogni anno, le aziende predispongono un piano per affrontare le situazioni di emergenza. A maggior ragione per un reparto che è passato da 20 a 30 posti letto”.
Per ritornare alla normalità bisognerà attendere che nella mattina del prossimo lunedì 12 febbraio giunga il personale di rinforzo in attesa del rientro degli infermieri e degli assistenti socio-sanitari che sono sottoposti in questi giorni alle cure del caso.
Va precisato che l’infezione della pelle si elimina con pomate e che non presenta pericolo per la salute. Una volta eliminato l’acaro si elimina anche la causa della fastidiosa infezione che causa un forte prurito.