
Sanità piemontese: assunti meno della metà degli infermieri previsti. L’allarme del Nursind: “Situazione critica”

Sanità piemontese: assunti meno della metà degli infermieri previsti. L’allarme del Nursind: “Situazione critica”
La sanità pubblica piemontese è a rischio collasso. A lanciare l’allarme è NurSind, il sindacato delle professioni infermieristiche, che segnala gravi ritardi nel piano straordinario di assunzioni previsto nel 2023. Dei 674 nuovi infermieri previsti, solo 279 sono stati effettivamente assunti entro la fine del 2024. Otto aziende sanitarie su diciotto risultano addirittura in perdita netta di personale: non solo non hanno assunto, ma non hanno nemmeno garantito il turnover.
Tra le realtà più in sofferenza figurano l’Asl di Alessandria, con un saldo negativo di -73 unità, e l’Asl Cuneo 1 con -53. Altre quattro aziende hanno assunto al di sotto del minimo previsto, mentre solo tre – l’Ospedale Mauriziano, l’Asl Città di Torino e l’Asl T03 – hanno superato i limiti minimi. “Il dato è ancora più preoccupante se si osserva l’ultimo trimestre del 2024, dove si registrano ulteriori perdite,” spiega il segretario regionale Francesco Coppolella.
“Serve un confronto immediato con la Regione e con le singole aziende per affrontare seriamente il problema.” Il NurSind denuncia anche l’assenza di una strategia comune tra le aziende sanitarie piemontesi, che agiscono in ordine sparso e senza un coordinamento efficace. A peggiorare la situazione, l’aumento delle dimissioni precoci e l’utilizzo eccessivo di straordinari, spesso non retribuiti. “Una situazione inaccettabile che affronteremo nei prossimi giorni, insieme al tema delle risorse inutilizzate per la riforma territoriale,” aggiunge Coppolella.
Il sindacato chiede misure urgenti: un confronto con la Regione, concorsi più rapidi, un piano straordinario realmente attuato, incentivi stabili e riconoscimento delle prestazioni extra orario. Senza interventi tempestivi, il rischio concreto è un peggioramento ulteriore nel 2025, con gravi ripercussioni sulla qualità dell’assistenza e sulla tenuta del sistema pubblico.