
Chivasso, ai domiciliari presunto antagonista per i violenti scontri con la polizia

E’ di Chivasso uno dei sei presunti antagonisti che il 28 marzo scorso hanno preso parte attiva in alcuni violenti scontri nel centro storico di Torino durante una manifestazione organizzata dalla Lega Nord al quale aveva partecipato il segretario nazionale Matteo Salvini.
Dei sei presunti antagonisti identificati dagli agenti della Digos, due si trovano in carcere e gli altri quattro sono finiti agli arresti domiciliari. Tra questi ultimi si trova anche D. P., 36 anni. Gli inquirenti considerano l’uomo come uno degli esponenti di un certo rilievo del Centro sociale “Askatasuna” di Torino.
Giovedì scorso gli agenti di polizia si sono recati a Chivasso nell’abitazione in cui D. P. vive con la compagna e un bambino di pochi anni. All’uomo e agli altri cinque presunti antagonisti sono stati contestati a vario titolo i reati di resistenza aggravata a pubblico ufficiale in concorso e lesioni personali aggravate. Alla contromanifestazione, stando alla ricostruzione della Digos, che ha preso l’avvio da piazza Castello, avrebbero preso partecipato anche un centinaio di antagonisti che hanno agito con il volto coperto. Il comizio di Matteo Salvini aveva avuto luogo in piazza Solferino. I partecipanti al corteo si erano diretti via Pietro Micca ma erano stati bloccati dall’ingente spiegamento di forze dell’ordine.
Gli antagonisti avevao cercato di aggirare il blocco passando da via XX Settembre. Qui è avvenuto lo scontro con altri agenti caratterizzato dal lancio di oggetti contundenti, bombe carta, uova, fumogeni e bottiglie. Alcuni agenti di polizia riportarono ferite di vario grado. Le indagini per identificare altri partecipanti alla contromanifestazione proseguono a ritmo serrato.