
Canavese: individuato nel territorio dell’Asl T04 il primo caso della variante svizzera in Piemonte

Approda in Piemonte un’altra variante del Coronavirus: si tratta della variante svizzera che nulla ha a che fare con quella indiana scoperta sempre in territorio elvetico. La mutazione genetica è stata rilevata dal laboratorio dell’Istituto di Ricovero e Cura scientifico di Candio in collaborazione con il Gruppo bioinformatico della Compagnia di San Paolo. Ad essere stato infettato dalla variante è un uomo di 57 anni, residente nel territorio di pertinenza dell’Asl T04 di Chivasso, Ciriè e Ivrea che era già guarito dal Covid nello scorso mese di novembre 2020.
L’uomo è stato sottoposto a tampone perché è venuto a contatto con una persona risultata positiva al Covid. Il cinquantasettenne sta bene e non presenta, come specifica la Regione Piemonte, sintomi di particolare rilievo. Si tratta, nella fattispecie, della quarta variante individuata sul territorio piemontese. Una variante altamente infettiva, sulla tipologia di quella inglese, ma che sarebbe contrastabile con efficacia dagli attuali vaccini. Allo stato attuale delle cose, la mutazione prevalente in Piemonte, rimane quella inglese. Seguono quella brasiliana e sudafricana.
“Nel caso delle varianti brasiliana e sudafricana, grazie alla capacità di tracciamento e, quindi, di isolamento del contagio messo in atto sul nascere dal sistema sanitario regionale, l’infezione non sembra aver trovato diffusione. Rimane fondamentale la campagna vaccinale per limitare il più possibile lo svilupparsi della malattia” ha dichiarato l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi.