Al via il riordino delle province, il Canavese è nel terzo quadrante

21/07/2015

Tre quadranti, frutto di una rivoluzione che è stata licenziata dal Consiglio regionale del Piemonte. Così cambia la geografia politica ed economica della Regione: una maxi-area cuneese, una astigiana e alessandrina e una terza che accorpa le altre provincie del Nord Piemonte, Biella, Vercelli, Verbano-Cusio-Ossola e Novara.

Il Canavese, ovviamente, trova posto nel terzo quadrante. La rivoluzione avviata dalla regione è più che altro virtuale. Per i cittadini non dovrebbe cambiare nulla. Le “nuove province” dovranno gestire tutte le funzioni delegate dalla Regione nei settori dell’energia, dell’attività estrattive , dell’Ambiente e delle foreste).

La novità più eclatante è costituita dal fatto che i nuovi quadranti dovranno lavorare in sinergia e non in piena autonomia come in passato. Il disegno di legge attribuisce alla Città metropolitana una centralità fondamentale alla quale è stata attribuita la delega alla Formazione professionale, una delega che nel caso delle altre tre maxi-aree ritorna alla Regione, come quella all’Agricoltura.

Rimangono due importanti nodi da sciogliere e sui quali in Consiglio regionale dovrà confrontarsi: il futuro della polizia provinciale e quello dei Centri per l’impiego. A detta di alcuni esponenti politici, con il riordino delle ex province anche il Canavese potrà trarre innegabili vantaggi. Quali, ancora non si sa. Non resta che attendere per capirne qualcosa di più.

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