
Aborto: l’assessore regionale alla Sanità Icardi: “Saranno garantiti gli interventi a Ciriè, Chivasso e Ivrea”

Rispondendo ad un’interrogazione nel pomeriggio di ieri, martedì 28 giugno in Consiglio regionale, l’assessore alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, ha ricordato che dal 15 febbraio scorso, a fronte della riorganizzazione pianificata dal Dipartimento Materno Infantile, è possibile effettuare l’interruzione volontaria di gravidanza, sia farmacologica che chirurgica, anche presso il presidio ospedaliero di Ciriè, superando il limite rappresentato dalla totalità dei ginecologi obiettori di coscienza.
“L’introduzione di questo servizio nella struttura di Ciriè – ha spiegato l’assessore Icardi – è andata a completare un’offerta già presente nella stessa Asl To4 presso gli ospedali di Ivrea e Chivasso, confermando l’attenzione della Sanità regionale per la tutela della maternità e la salute della donna”.
Sul punto, però, la capogruppo in Regione del M5S Sarah Disabato non si è detta convinta: “Risposte evasive e menefreghismo. È quanto abbiamo ricevuto questo pomeriggio in Consiglio regionale dalla Giunta Cirio, discutendo la nostra interrogazione sulla possibilità di esercitare il diritto all’aborto all’ospedale di Ciriè e negli ospedali di tutto il Piemonte. Fino a gennaio di quest’anno tutti i ginecologi in organico a Ciriè si dichiaravano obiettori di coscienza. Una situazione di una gravità inaudita che rendeva impossibile alle donne ricorrere all’interruzione volontaria di gravidanza, se non spostandosi negli altri ospedali dell’AslTo4, Ivrea e Chivasso, con difficoltà notevoli in situazioni di per sé già di grande fragilità. Il tutto rendendo di fatto totalmente inapplicata la legge 194, una conquista di civiltà che negli ultimi tempi abbiamo visto osteggiata in modo preoccupante da venti liberticidi”.
“Non sappiamo quanto questo diritto sia effettivamente garantito e non possiamo concordare con chi gioiosamente bolla il problema come “superato”. Intanto attendiamo ancora una risposta dalla Giunta ad una nostra interrogazione sull’applicazione della legge 194 in Piemonte… Sul diritto all’aborto serve chiarezza, servono risposte certe e prese di posizione nette. Il Movimento 5 Stelle vigilerà affinché l’interruzione volontaria di gravidanza venga sempre garantita in tutti gli ospedali piemontesi”.
Rispondendo invece ad un’interrogazione sull’attuazione dei Livelli essenziali di assistenza (Lea), l’assessore Icardi, ha osservato che il Piemonte è l’unica Regione ad aver provveduto al recepimento delle disposizioni sui Lea regionali realizzando le azioni previste per il potenziamento del piano della prevenzione e di drug checking. “Abbiamo provveduto – ha detto Icardi – ad una serie di attività per limitare i danni legati dell’uso di droghe attraverso la distribuzione gratuita di materiali allo scopo di promuovere modalità sicure e di prevenzione dei rischi e dei danni potenziali legati all’assunzione di sostanze”.
“Sul piano delle attività di drug checking – ha continuato Icardi – abbiamo provveduto, attraverso il progetto Neutravel – realizzato dall’ Asl To4 con la collaborazione del Centro Antidoping – ad un’attività di analisi ed identificazione delle sostanze psicoattive – basata su segnalazioni anonime – per favorire un aumento della competenza, da parte degli operatori, circa i modelli di consumo ed il loro monitoraggio, e valorizzando anche le conoscenze dei consumatori sulla pericolosità delle sostanze, in funzione della limitazione dei rischi e dei danni”.
Icardi ha inoltre osservato che sono stati avviati alcuni gruppi di lavoro su tematiche specifiche – esempio gruppo su tematica gioco d’azzardo – ed altri sono in corso di attivazione su tematiche quali: fumo, alcool e prevenzione in generale.
È stata altresì avviata a livello regionale un’azione di riorganizzazione dei Dipartimenti delle Dipendenze per favorire un’ottimizzazione delle risorse sia professionali che economiche. Questo favorirà il ripristino delle attività sospese per carenza di personale (vedi progetto Pr.Assi presso Asl Città di Torino), una implementazione delle attività sul territorio regionale ed un più efficace utilizzo delle risorse economiche nell’ambito di un budget di salute regionale.