08/02/2023

Economia

Volpiano, laurea honoris causa in ingegneria meccatronica a Luciano Bonaria, fondatore Spea

Volpiano

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Volpiano, laurea honoris causa in ingegneria meccatronica a Luciano Bonaria, fondatore Spea

A capo di un’affermata industria italiana leader a livello mondiale, Luciano Bonaria continua ancora oggi ad essere il motore e l’inventore della maggior parte dei prodotti di Spea– Sistemi per l’Elettronica e l’Automazione, azienda con una forte e costante vocazione all’innovazione. Bonaria ne è stato il fondatore, nel lontano 1976, ed è tuttora quotidianamente attivo a tempo pieno in azienda, con le cariche di presidente del Consiglio di Amministrazione, Amministratore Delegato, “Design Architect” dei prodotti e della strategia commerciale, nonché “Inventore” della maggior parte dei prodotti Spea.

Per riconoscere la grande intuizione e la capacità di evolversi da semplice progettista di apparecchiature di collaudo a imprenditore illuminato capace di portare il made in Italy in una posizione di leadership tecnologica globale, il Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazione del Politecnico di Torino ha proposto al Ministro dell’Università e della Ricerca il riconoscimento per l’imprenditore piemontese della laurea magistrale honoris causa in Ingegneria Meccatronica, che gli è stata consegnata nella mattinata di lunedì 6 febbraio presso la Sala Emma Strada della sede centrale del Politecnico di corso Duca degli Abruzzi.
Luciano Bonaria viene assunto dopo il diploma dalla Olivetti, dove comincia a lavorare alla progettazione delle macchine per il collaudo delle schede elettroniche dell’ultimo modello di personal computer, l’Olivetti P101. Nel 1969 passa alla General Electric, sempre con il ruolo di progettista di apparecchiature di collaudo, arrivando a progettare una macchina in grado di effettuare collaudi combinati strutturali e funzionali. Spinto dai numerosi successi professionali e dalle intuizioni sull’evoluzione del settore dei collaudi, decide di intraprendere la carriera imprenditoriale e nel 1976 fonda la SPEA che, neanche un anno dopo, produce il primo tester di tipo In-Circuit a letto di aghi, immediatamente adottato da Olivetti. Da quel momento l’azienda ha continuato a concepire prodotti innovativi e ad essere un punto di riferimento a livello mondiale.

Il Rettore Guido Saracco ha aperto la cerimonia con i saluti istituzionali, a cui ha fatto seguito la Laudatio a cura del professor Marcello Chiaberge, che ha illustrato gli eccezionali contributi di Bonaria nell’ambito dell’ingegneria meccatronica e ha ricordato come l’invenzione e la produzione delle macchine Spea di test automatici per i sistemi elettronici siano stati essenziali per il progresso e il miglioramento delle performance del settore.

Il professor Maurizio Rebaudengo – coordinatore del Collegio di Ingegneria informatica, del cinema e meccatronica – ha quindi letto la motivazione ufficiale per il conferimento, che recita “per gli eccezionali contributi nell’ambito dell’ingegneria meccatronica come progettista di apparecchiature innovative di collaudo per schede e circuiti elettronici, oltre che come fondatore, amministratore delegato e presidente della società SPEA, portando negli anni l’azienda a un ruolo di leadership tecnologica mondiale nel settore delle macchine di collaudo per circuiti e sistemi elettronici”.

Nella sua Lectio Magistralis Luciano Bonaria ha illustrato il ruolo fondamentale dei “macchinari di test” per verificare la sicurezza di apparecchiature come microchip, MEMS, sensori o batterie che hanno un ruolo fondamentale nella nostra vita quotidiana, basti pensare ai pacemakers o ai sensori delle automobili. Tuttavia questi macchinari sono difficilissimi da realizzare e sono prodotti da pochissime aziende al mondo, denominate non a caso “Star Company”, e tra queste si colloca la Spea: “Spea, con le sue invenzioni e le sue scoperte, detiene la leadership in diversi settori dei microchip, dell’elettronica e delle batterie ed ha avviato consistenti programmi di espansione della sua attività di R&S, di produzione e di cooperazione con gli Atenei, in particolare modo con il Politecnico di Torino”.

Il Rettore Guido Saracco, che ha conferito il titolo, ha commentato: “Il Politecnico riconosce il grandissimo valore tecnologico di Spea, così come l’esempio che rappresenta per i nostri studenti il percorso professionale di Luciano Bonaria e la sua visione: per noi è fondamentale formare ingegneri multidisciplinari di altissimo livello che portino avanti le attività di ricerca e di progettazione per anticipare le tecnologie del futuro”.

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