
Chivasso: pazienti Covid e negativi nello stesso reparto. L’Asl: “Si tratta di ricoverati solo positivi”

E’ deciso a ricorrere anche al Prefetto di Torino il Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche. La ragione? Ad inizio del mese di luglio l’Organizzazione sindacale aveva evidenziato ai vertici dell’Asl T04 la problematica legata al ricovero di pazienti positivi al Covid nel Reparto Utic (Unità Operativa di Terapia Cardiologica) dell’ospedale di Chivasso. Reparto, è bene precisare, che finora è stato Covid Free. Un problema che pare riguardi, adesso, anche altri reparti della struttura ospedaliera.
“Rispetto ai precedenti periodi estivi, il numero di pazienti Covid positivi è aumentato – spiega il Nursind in una nota -. Fortunatamente si tratta di forme non gravi, ma che allo stato attuale vanno comunque isolati. La commistione di pazienti positivi e negativi è una scelta azzardata e pericolosa. Infatti, la possibilità che si sviluppino focolai all’interno dei servizi e dei presidi ospedalieri è pressoché certa, tenuto conto che molti reparti non sono adatti a garantire spazi adeguati all’isolamento dei pazienti e difficilmente le strutture ospedaliere potranno garantire percorsi puliti, oltre al fatto che se il personale sanitario nei reparti non sarà incrementato, si complicherà la gestione, non priva di rischi, dell’area sporca e quella pulita”.
Se il numero dei casi dovesse salire, sottolinea il sindacato, provocando un’alta occupazione di posti letto da isolare, la questione potrebbe complicarsi ulteriormente mettendo sotto pressione i pronto soccorso dei presidi ospedalieri.
“Senza dimenticare ovviamente l’impatto su posti letto e liste di attesa. Per questo abbiamo chiesto un incontro urgente e in assenza di risposte, ci rivolgeremo alla Prefettura – si legge ancora nella nota -. Il personale, infatti, è sempre più stremato e costretto a salti di riposo. Le scelte vanno condivise con le organizzazioni sindacali e non prese unilateralmente”.
A stretto giro di posta è giunta replica della direzione generale dell’Asl T04. In una nota i vertici dell’azienda sanitaria prcisano che: “L’attivazione di posti letto Covid all’interno dei reparti “free” è stata determinata da un improvviso picco di iper afflusso di pazienti positivi presso i Dea (Dipartimenti di Emergenza e Accettazione) con necessità immediata di ricovero a fronte della saturazione temporanea dei posti letto nei reparti Covid dedicati.
Le Direzioni Mediche Ospedaliere con i reparti interessati, verificata l’impossibilità di ampliamento immediato dell’area Covid presso i DEA, hanno identificato alcuni pazienti, selezionati per assenza di sintomatologia Covid, ma con presenza solo di positività, che sono stati collocati in apposite aree identificate nel rispetto delle normali misure di protezione già note e adottate, sempre a tutela della prevenzione di ulteriori focolai.
Non si è trattato, quindi, di una scelta organizzativa definitiva ma di un’azione di risposta a una criticità temporanea. Eventuali rimodulazioni organizzative, ove necessarie, saranno oggetto, a fronte di un quotidiano monitoraggio dell’andamento pandemico, di opportuna informazione e confronto. L’Azienda rimane come sempre disponibile, ove si rendesse necessario, a integrare le risorse mancanti e a organizzare nei prossimi giorni l’incontro richiesto”.