
Valli di Lanzo: cantieri fuori legge, denunce e maxi sanzioni. “Sul lavoro non si può morire”

Due cantieri edili irregolari, due denunce, attività sospese e sanzioni per oltre 27mila euro. È il bilancio di una vasta operazione di controllo condotta nelle Valli di Lanzo dai Carabinieri del Comando Provinciale di Torino, in collaborazione con il personale specializzato del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro, del Comparto Tutela Lavoro e con gli ispettori dell’Ispettorato territoriale del lavoro dell’Area Metropolitana.
Nel mirino sono finiti due cantieri, emblema di una gestione della sicurezza non solo approssimativa, ma in alcuni casi del tutto assente. Le verifiche hanno portato alla luce violazioni gravi delle normative in materia di sicurezza sul lavoro e regolarità dei rapporti occupazionali.
Sicurezza ignorata e operai “fantasma”
Nel primo cantiere, dove erano in corso lavori di ripristino delle sponde stradali, le irregolarità riguardavano un Piano Operativo di Sicurezza (POS) lacunoso, in particolare nella valutazione del rischio di seppellimento, un pericolo concreto in presenza di terreni instabili. A rendere la situazione ancora più rischiosa, l’assenza totale di segnaletica stradale adeguata, con potenziali conseguenze anche per la sicurezza dei cittadini in transito.
Nel secondo caso, il quadro è risultato ancora più allarmante: l’impresa non disponeva della patente a crediti necessaria per operare nel settore edile, non aveva redatto il POS, e due lavoratori sono risultati completamente “in nero”, senza contratto, formazione o visita medica obbligatoria. Una condizione di totale illegalità che ha spinto gli ispettori a disporre l’immediata sospensione dell’attività imprenditoriale.
Denunce e sanzioni
A carico dei due titolari sono scattate le denunce all’Autorità Giudiziaria di Ivrea, mentre le sanzioni amministrative complessive ammontano a 27.368 euro. Importi che non raccontano solo una violazione normativa, ma il rischio reale corso dai lavoratori e una concorrenza sleale che penalizza le imprese regolari.
Va ricordato che i provvedimenti sono stati adottati nella fase delle indagini preliminari. Come previsto dalla legge, vale la presunzione di innocenza per tutti i soggetti coinvolti fino a eventuale condanna definitiva.
In aumento il numero dei controlli
I Carabinieri hanno annunciato che i controlli sul territorio proseguiranno con intensità crescente, con l’obiettivo di contrastare sia il lavoro sommerso sia la gestione negligente della sicurezza nei cantieri. “Sul lavoro non si può morire”, ribadiscono i militari. E non si può nemmeno rischiare la vita per colpa di chi, pur di risparmiare, decide di aggirare le regole sulla pelle degli altri.