
Viaggio in Canavese con la rivista “Turisti per caso” in compagnia di Syusy Blady e Patrizio Roversi

Turisti per Caso Slow Tour, la rivista di “resistenza turistica” realizzata da Syusy Blady e Patrizio Roversi edita da Sprea Editori, nel numero doppio di febbraio/marzo 2021 propone uno speciale dedicato al Canavese.
«Il prossimo numero della nostra rivista Turisti per caso Slow Tour, in edicola dal 4 febbraio, esce orfano di un tema fondamentale per i viaggiatori, i curiosi e gli amanti della cultura popolare: il Carnevale – dichiarano i turisti per caso Syusy e Patrizio – il Covid ci ha tolto anche il Carnevale. Persino Viareggio ha dato forfait (non accadeva da 150 anni) e ha rimandato tutto a settembre. A Venezia i negozi che vendono maschere ai turisti sono quasi tutti chiusi. Per fortuna però gli Aranceri Credendari del Carnevale di Ivrea hanno avuto un’idea: un Carnevale diverso, un Carnevale solidale”.
“Mobilitando tutte le energie e i volontari che normalmente animano la manifestazione, a Ivrea hanno condiviso un obiettivo cultural-benefico e hanno costruito un’iniziativa che riesce a far stare assieme le persone, a praticare le relazioni sociali e – come tipico dello spirito del Carnevale – a rovesciare il senso comune delle cose: si fa festa, alla faccia del Covid, premiando coloro che a causa del Covid sono sottoposti a uno stress particolare, il personale medico. Su Turisti per Caso Slow Tour ce ne parlerà Giuliana Milanesi insieme ad altri amici che hanno collaborato a realizzare questo Speciale sul Canavese. Anche senza il Carnevale, il Canavese può essere la meta di un itinerario speciale, tra natura, cultura e nel rispetto del distanziamento sociale”.
Oltre all’iniziativa solidale, lo speciale racconta un percorso possibile anche nelle circostanze in cui ci troviamo, con indicazioni utili ed interessanti. È così possibile scoprire tutte le sfaccettature del territorio canavesano: i castelli, partendo da quello di Agliè, e i vigneti, passando per Caluso e San Giorgio, tra buon vino e buon cibo, raccontato da Franco Ferrero e dal Consorzio operatori turistici Valli del Canavese, e poi la Valchiusella coi suoi percorsi trekking, vedi il Sentiero delle Anime descritto da Filippo Bacci.
Un racconto a 360 gradi condiviso direttamente dalle persone che vivono questo territorio: il Canavese come esempio di rinascita, nel rispetto delle normative sanitarie, per contribuire al rilancio turistico dei territori più periferici, lontani dal turismo di massa. A sostegno della salute psicofisica dei cittadini, per una #ResistenzaTuristica propositiva.