
Rivarolo Canavese: la mostra fotografica all’aperto “R-Esistiamo” diventa la cronistoria del Covid

Immagini eloquenti, a volte crude, impietose ma soprattutto umane: sono quelle scattate dal fotografo valperghese Piero Nizzia e che hanno come oggetto l’ospedale di Cuorgnè nel periodo più drammatico legato alle prime due ondate della pandemia Covid. Nella mattinata di oggi, venerdì 26 novembre si è svolta nella sala consiliare del Comune di Rivarolo la cerimonia conclusiva legata alla mostra denominata “R-Esistiamo, l’ospedale di Cuorgnè al tempo del Covid-19” che si concluderà domenica 28 novembre. Una mostra all’aperto, allestita nell’Allea di corso Torino e corso Indipendenza fino a Villa Vallero, testimonianza vivida di un dramma che ha cambiato la vita, gli usi e i comportamenti di milioni di persone, patrocinata e finanziata dal Consiglio regionale del Piemonte, dal Rotary Club Cuorgnè e Canavese, da numerosi comuni canavesani e patrocinata dall’Asl T04.
L’allestimento è stato puntigliosamente curato dall’Aib di Ozegna in collaborazione con la Protezione civile di Favria e con l’associazione “L’Equilatero” di Rivarolo Canavese. Le immagini raccontano i momenti più terribili della pandemia e dei tanti drammi vissuti nel nosocomio cuorgnatese.
Alla cerimonia hanno preso parte il fotografo Piero Nizzia, il sindaco di Rivarolo Canavese Alberto Rostagno, il consigliere regionale Mauro Fava, il consigliere comunale di Cuorgnè Lino Giacoma Rosa, Gianni Scrinzo in rappresentanza del Rotary Club Cuorgnè e Canavese, Vittorio Bellone, sindaco di Favria e il dottor Calogero Addamo per l’Asl T04.
Ma i veri protagonisti della mattinata sono stati gli studenti delle scuole, intervenuti numerosi e che hanno seguito la cerimonia con attenzione e partecipazione. La mostra proseguirà il suo tour in altri comuni canavesani. Una cosa sembra indubbia: la centralità strategica dell’ospedale di Cuorgnè è indiscutibile come lo è la necessità di una rapida riapertura del pronto soccorso.