
Ivrea, nuova notte di violenza e tensione nel carcere: il sindacato Osapp denuncia: “istituto fuori controllo”
Nuova notte di tensione alla Casa circondariale di Ivrea, dove intorno alla mezzanotte di martedì 4 novembre due detenuti — uno italiano e uno di origine straniera — hanno dato vita a una violenta protesta all’interno di una cella del terzo piano, scatenata dal mancato funzionamento del televisore, già danneggiato in precedenza.
Secondo quanto riferito dall’Osapp (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria), i due uomini hanno iniziato a distruggere arredi e sanitari, provocando l’allagamento del reparto. Il personale di sorveglianza, intervenuto tempestivamente, ha tentato un dialogo, ma senza esito. Gli agenti hanno poi contenuto l’emergenza chiudendo la chiave di intercettazione dell’acqua e messo in sicurezza l’area.
Verso l’una e cinquanta, di fronte alle minacce di appiccare un incendio, il comandante di reparto ha disposto il trasferimento dei due detenuti al piano terra. Tuttavia, intorno alle tre, uno dei due — un cittadino egiziano — ha ripreso a creare disordini, danneggiando la saletta d’attesa dell’infermeria e minacciando il personale.
Il segretario generale dell’Osapp, Leo Beneduci, ha parlato di una situazione “fuori controllo”, denunciando la mancanza di interventi da parte della politica e del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. «L’Istituto va avanti solo grazie a quei pochi agenti rimasti, costretti ogni giorno a sopportare angherie e violenze da parte dei detenuti», ha sottolineato.
Il sindacato ha espresso anche un elogio al personale di Polizia Penitenziaria in servizio durante la notte, che — con “attenzione, coraggio e professionalità” — è riuscito a gestire una situazione estremamente critica, evitando che la protesta degenerasse in una rivolta generalizzata.
F.S.