
Cuorgnè, l’ospedale non chiuderà. Parola dell’assessore regionale alla Sanità Saitta

L’ospedale di Cuorgnè chiuderà o non chiuderà? No, non chiuderà. Parola dell’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta che mette fine al continuo rincorrersi di voci che, da anni, danno per certa la chiusura del nosocomio, l’unico rimasto nell’area dell’Alto Canavese che svolge ancora una piena attività sanitaria.
D’altro canto anche il sindaco di Cuorgnè Beppe Pezzetto, al termine del sopralluogo effettuato ieri al cantiere di ristrutturazione del pronto soccorso, aveva sentenziato che la Regione non avrebbe investito due milioni di euro in lavori per chiudere in seguito la struttura ospedaliera.
Antonio Saitta, ex presidente dell’ex Provincia di Torino e attuale responsabile della delega alla Sanità regionale ha fugato ogni qualsivoglia dubbio nel corso del “Question Time” richiesto dalla consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Stefania Batzella.
A detta di Saitta “l’ospedale di Cuorgnè manterrà il ruolo importante che ha avuto fino a oggi e non sono previste chiusure di servizi. Le riduzioni di servizio nel periodo estivo sono comuni a molti ospedali, essendoci minore richiesta”.
In ogni caso il nocciolo della questione è il seguente: dato che nel presidio sanitario di Cuorgnè si svolge – come ha avuto occasione di precisare il neo direttore generale dell’Asl TO4 Lorenzo Ardissone – si svolge un’attività chirurgica di madia e bassa complessità e normalmente in day surgery mentre i casi complessi, per effetto della revisione organizzativa della rete di ospedali che fanno capo all’azienda ospedaliera di Chivasso, Ciriè e Ivrea, sono trattati presso il nosocomio eporediese.
In parole povere: durante l’estate l’attività di day surgery viene sospesa (anche a Ivrea) mentre a Cuorgnè viene assicurata la disponibilità per gli interventi di emergenza non “differibili” mentre quelle trasferibili saranno dirottate a Ivrea. E, al momento, questo è tutto.