Condannato a 3 anni e 4 mesi di reclusione per aver abusato di una ragazza autistica di vent’anni. Davanti al giudice Elena Stoppini, con l’accusa di violenza sessuale e lesioni personali è comparso un uomo di Castellamonte di 49 anni. La sordida vicenda aveva avuto luogo il 12 settembre dello scorso anno. L’uomo, approfittando del fatto che era vicino di casa della ragazza, un giorno l’aveva condotta nella cantina dello stabile e lì, in quel posto buio e isolato, aveva abusato di lei. Il pubblico ministero Giuseppe Drammis aveva chiesto per l’imputato una pena di 5 anni e 2 mesi. La vicenda è stata ricostruita durante l’udienza dalla madre della fanciulla: il giorno della violenza, quel drammatico 12 settembre, la ragazza si era recata a buttare la spazzatura. Al suo ritorno in casa era sconvolta. La madre, preoccupata, le chiese che le fosse successo e la figlia sostenne che quell’uomo così affabile e loro vicino di casa, aveva tentato di violentarla.

Lo sguardo atterrito della fanciulla e l’espressione del viso non lasciavano adito a dubbi: infuriata la donna affrontò l’uomo. Il vicino di casa (la scenata si svolse davanti alla sua famiglia) negò tutto. Il giorno seguente la madre condusse la figlia affinché i medici eseguissero alcuni esami clinici. Seguì la denuncia presentata alla stazione locale stazione dei carabinieri. L’uomo, assistito dall’avvocato Paolo Campanale, venne indagato e rinviato a giudizio. Nel corso del procedimento penale il giudice ha ascoltato alcuni testimoni. Nelle loro deposizioni è emerso che l’uomo aveva cercato di molestare anche un’altra donna. La tentata violenza fu devastante per la giovane castellamontese che, per mesi, si rifiutò di uscire di casa. Le motivazioni della sentenza saranno depositate nella cancelleria del tribunale di Ivrea tra quaranta giorni.