
Castellamonte, la pericolosità della discarica di Vespia approda in Regione

L’assessore all’Ambiente della Regione e l’Arpa si facciano carico di avviare un’indagine sulla gestione della discarica di Vespia a Castellamonte. Lo ha richiesto in un’interrogazione urgente presentata in Consiglio regionale, la consigliera di Forza Italia Claudia Porchietto. L’esponente politico punta il dito sul fatto che il percolato (ovvero il liquido prodotto dalla decomposizione dei rifiuti) abbia invaso le aree circostanti riversandosi nel vicino torrente Malesina.
“Stando alle perizie annunciate dal Comune di Castellamonte, credo che meriti un’analisi approfondita da parte dell’assessorato all’Ambiente della Regione e dell’Arpa – sostiene Claudia Porchietto -. Non si possono sottovalutare i danni ambientali e alla salute pubblica che questo tipo di sostanza possono creare in particolare, se finissero all’interno di un torrente. E nello studio consegnato al Comune pare che parte dei liquami stiano entrando in contatto con il torrente Malesina”.
L’esponente “azzurra” di dichiara pronta a sottoporre la questione in Commissione Ambiente chiedendo, nel contempo, l’audizione della società che gestisce la discarica. “Si tratta di una situazione che non può essere sottovalutata – conclude -, in particolare perché a settembre sarebbe prevista la riapertura del sito. Francamente credo che sia necessario valutare la gestione di Vespia, prima di concedere le dovute autorizzazioni”. La spinosa situazione nella quale versa la tanto contestata discarica di Vespia, rimane ancora aperta.