
Candia: il livello dell’acqua mai così basso. Affiorano i massi. Fotografo rimane intrappolato nel fango

Una situazione che non ha precedenti: il livello dell’acqua nel lago di Candia è così basso che un fotografo è rimasto impantanato nel fango ed è stato liberato dall’intervento dei Vigili del fuoco. È accaduto lo scorso sabato e a darne ufficialmente notizia è il sindaco Mario Mottino sulla pagina social del Comune. Parte del lago si è trasformata in palude: e lì è rimasto intrappolato il fotografo che si è incautamente avventurato in mezzo alla fanghiglia che ha sostituito l’acqua che un tempo lambiva le rive.
Si è reso necessario l’intervento dei Vigili del fuoco per liberarlo. In considerazione delle pericolosità, il sindaco di Candia Mario Mottino ha emesso un’ordinanza che si vieta l’ingresso nell’area incriminata. Con ogni probabilità il fotografo non si è accorto dei divieti e la zona paludosa gli ha impedito di tornare a riva. Fortuna ha voluto che nei pressi si trovassero alcune persone che hanno chiamato i soccorsi. Nei prossimi giorni il primo cittadino emetterà un’altra ordinanza con la quale si vieta l’ingresso anche in zona paludetta e nel percorso natura Traversaro.
“Per rispetto dei cittadini di Candia, dei fruitori del lago, dei pescatori, delle Federazioni e Società sportive, per le attività commerciali, ma anche dei tanti visitatori e amici del nostro Canavese, preoccupati per l’anomalo e persistente abbassamento del lago, desideriamo fornire alcune precisazioni, assicurando che adotteremo quanto necessario per la tutela e la salvaguardia del nostro lago, dello sport, del turismo, della pesca e dell’ambiente – scrive il sindaco Mario Mottino -. Il livello del lago è sceso di 130 centimetri (dato ufficiale). La società canottieri per poter allestire il campo gare ha dovuto noleggiare gru e passerelle per spostare i pontili in secca e posizionarli in altre zone di più facile accesso”.
E non è tutto: stando a quanto sostiene il Comune tra le concause che hanno determinato la siccità che stanno affossando il lago di Candia sono da considerare l’eliminazione della lama fissa e apertura della paratoia al Traversaro – del collegamento tra lago e palude e la decisione di non lasciare più affluire l’acqua del canale Brissac che passa sulle colline di Barengo con acque che provengono dall’Orco.
“Acque che da 70 anni, in estate finivano nel lago quelle in eccesso “al colmo” delle irrigazioni e che ora finisce in Dora. Motivazioni? – conclude il sindaco -. Acqua inquinata, non compatibile? Ma se l’acqua del canale era la causa dei saltuari problemi di inquinamento (colibatteri), come mai da quando è stata bloccata l’affluenza il sindaco continua ad emette ordinanze di divieto balneazione su segnalazione dell’Arpa?”.