14/10/2015

Politica

Busano: bollette dei rifiuti “salate”, si va verso l’accordo con la Teknoservice

Busano

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La raccolta rifiuti a Busano è troppo cara e le bollette “salate” che la Teknoservice ha recapitato ai residenti, ha provocato la pronta reazione del sindaco Giambattistino Chiono che ha subito minacciato di ricorrere al Tribunale Amministrativo Regionale. E’ combattivo il primo cittadino di Busano, sempre in prima linea nel difendere gli interessi dei suoi amministrati. Un sindaco all’antica che, insieme al collega di Favria Serafino Ferrino, è l’ultimo rappresentante di una generazione di amministratori ormai quasi scomparsa, che non ha certo paura di mettersi di traverso. Il tema è dei più scottanti, soprattutto per le tasche dei busanesi che, dopo il fallimento dell’ex Asa di Castellamonte (tuttora in liquidazione) si sono visti recapitare per il servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti bollette giudicate decisamente esose.

“Soltanto per la raccolta rifiuti spendiamo 125mila euro all’anno – tuona il sindaco Giambattistino Chiono -. Una cifra che, rapportata alle dimensioni e alle proporzioni di un paese come il nostro (1.600 abitanti in tutto, ndr) è esagerata e pesa non poco sul nostri già striminzito bilancio. E lo è ancora di più quando ci siamo resi conto che comuni più grandi del nostro pagano cifre inferiori. Mi piacerebbe capire quale algoritmo viene applicato per calcolare i costi del servizio”.

Probabilmente il ricorso al Tar non sarà necessario perché pare che Comune e Azienda arriveranno a una transazione di comodo che soddisfi entrambe le parti in causa. Giambattistino Chiono ribatte sul tema della diseguaglianza tra comuni. “Per quale ragione la raccolta a Busano che è un paese piccolo e dalle vie strette viene effettuata con un camion e un furgone mentre in altri centri urbani è effettuata da un solo mezzo? – si chiede il primo cittadino -. E’ ovvio che i costi lievitano in maniera sproporzionata. Se ci sono dei problemi, e non dipendono certo dal Comune, non devono essere sempre i cittadini a pagare. Non sono forse abbastanza tartassati dal momento che i fondi statali scarseggiano sempre di più?”. Da combattivo a rassegnato: “Non è facile fare il sindaco – conclude -. Non è un buon momento per amministrare e poter decidere cosa è bene fare per garantire ai cittadini una qualità della vita migliore. Ormai siamo soltanto agenti della riscossione per conto dello Stato. E se non si può decidere, che valore ha la politica che dovrebbe essere basata sulla capacità e libertà di effettuare delle scelte?”. Bella domanda.

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