
Addio lago di Ceresole Reale: ai piedi delle Levanne è rimasta una distesa di fango e polvere

Un paesaggio lunare, angosciante e impossibile a vedersi: è la conca artificiale dove da decenni è situato il lago di Ceresole Reale. Questa è la dimostrazione concreta, semmai ve ne fosse bisogno, che la siccità è una dannazione che continua. Lo specchio d’acqua cristallino e di un incantevole color blu, incastonato tra le montagne della Valle Orco, ai piedi delle maestose Levanne, non c’è più. Sparito. Dissolto. Evaporato. Nel terzo inverno più secco del Piemonte negli ultimi 65 anni, il lago di Ceresole, che ogni anno attira decine di migliaia di turisti, è divenuto una distesa di fango pietrificato ricoperta di uno stato di polvere.
Anche i ceresolini sono attoniti: da oltre 100 giorni non piove e non nevica. I risultati sono questi: mancherà l’acqua per l’irrigazione e le riserve idriche a uso potabile saranno messe a dura prova. Del lago di Ceresole Reale, che ha una capacità di 35 milioni di metri cubi d’acqua compressi in circa 2 chilometri quadrati, non è rimasto che un misero rigagnolo a ridosso della diga.
Parlare di stato di emergenza è ancora prematuro, ma la situazione è innegabilmente preoccupante: i ghiacciai sono ormai in sofferenza da anni, le fioriture sono anticipate e gli animali scendono a valle alla disperata ricerca di cibo e di acqua. Ma per quanto si guardi il cielo, assicurano gli esperti, di pioggia, almeno per i prossimi giorni non si parla.