
Paura all'”Ubertini” di Chivasso: uomo entra a scuola con un’ascia dopo essere stato deriso dagli studenti
Mattinata di paura all’Istituto professionale alberghiero “Carlo Ubertini” di Chivasso, dove un uomo di 48 anni, residente in città, è stato denunciato dai carabinieri per minacce e porto ingiustificato di arma impropria dopo aver fatto irruzione nel cortile della scuola brandendo un’ascia da giardino.
Secondo la ricostruzione effettuata dai militari, il 48enne stava lavorando la terra in un terreno agricolo di sua proprietà, adiacente all’edificio scolastico, quando alcuni studenti, durante l’intervallo, avrebbero iniziato a deriderlo e schernirlo. L’uomo, esasperato dalle offese, avrebbe reagito in modo impulsivo: ha preso un’ascia e, approfittando del cancello della scuola lasciato aperto, ha raggiunto il cortile inveendo contro i ragazzi.
La tensione è durata pochi minuti ma ha generato momenti di panico tra studenti e personale scolastico. Alcuni docenti hanno subito richiamato i ragazzi all’interno dell’edificio e barrato le porte, mentre altri hanno dato l’allarme al 112. Nessuno è rimasto ferito, ma la paura è stata tanta.
Una pattuglia dei carabinieri di Chivasso, già in zona per controlli di routine, è intervenuta tempestivamente e ha bloccato l’uomo poco distante dal cancello della scuola. Accompagnato in caserma, ha ammesso i fatti, spiegando di aver perso la calma dopo essere stato preso di mira dai giovani.
Il 48enne è stato denunciato a piede libero: le minacce, seppur solo verbali, accompagnate dall’uso di un attrezzo agricolo in un contesto pubblico, hanno fatto scattare la contestazione di porto ingiustificato di arma impropria.
Fortunatamente, l’episodio non ha avuto conseguenze fisiche, ma ha lasciato sconcerto e preoccupazione all’interno della scuola. La dirigenza dell’“Ubertini” ha preferito non rilasciare dichiarazioni ufficiali, mentre tra gli insegnanti si discute della necessità di rafforzare la sorveglianza negli spazi esterni per prevenire simili episodi.
Un fatto che, pur conclusosi senza feriti, riaccende il tema del rispetto reciproco e della sicurezza negli istituti scolastici, ricordando quanto sia sottile il confine tra una provocazione e una reazione potenzialmente pericolosa.
fr.se.