
Frecce Tricolori, svolta nell’inchiesta sulla tragedia di San Francesco al Campo: chiesta l’archiviazione per il pilota
Una nuova e significativa svolta nell’inchiesta sull’incidente delle Frecce Tricolori del 16 settembre 2023, costato la vita alla piccola Laura Origliasso, di appena cinque anni. Nei giorni scorsi, la Procura della Repubblica di Ivrea ha chiesto l’archiviazione dell’indagine a carico del pilota dell’aereo precipitato, inizialmente indagato per omicidio colposo e disastro aereo colposo.
La decisione, firmata dalla procuratrice Gabriella Viglione e dal pubblico ministero Valentina Bossi, arriva al termine di una lunga fase istruttoria che ha permesso di ricostruire con precisione la dinamica dell’incidente.
L’incidente che è costato la vita a una bambina di 5 anni
Quel giorno, la pattuglia acrobatica delle Frecce Tricolori era appena decollata dall’aeroporto di Caselle, nei pressi di Torino, per una dimostrazione prevista al Festival dell’Aria di Vercelli. Pochi minuti dopo, uno degli MB-339A PAN ha perso quota improvvisamente, schiantandosi a terra in via Leini, nel territorio comunale di San Francesco al Campo.
L’impatto è avvenuto a pochi metri da un’auto di passaggio su cui viaggiava la famiglia Origliasso: madre, padre e due figli. Laura, di cinque anni, è deceduta a seguito dell’esplosione che ha coinvolto il veicolo, mentre il fratello maggiore e i genitori sono miracolosamente sopravvissuti.
Le indagini della procura di Ivrea
Gli accertamenti tecnici, supportati dall’analisi della scatola nera e da rilievi approfonditi sul relitto, hanno confermato che la causa dell’incidente è da attribuire a un bird-strike: l’ingestione accidentale di uno o più uccelli nel motore del velivolo, avaria che ne ha provocato la perdita di potenza e la conseguente caduta.
Nonostante non siano state rilevate tracce biologiche evidenti sull’aereo, l’analisi dei dati di volo ha fornito elementi sufficienti per confermare questa dinamica. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il pilota si è immediatamente reso conto del guasto e ha lanciato l’allarme, tentando ogni manovra possibile per evitare il disastro, prima di espellersi con il seggiolino eiettabile.
Il cambio di focus investigativo
La richiesta di archiviazione, su cui si dovrà ora pronunciare il giudice per le indagini preliminari, solleva il pilota da ogni responsabilità. Ma non chiude l’inchiesta. L’attenzione della Procura si sposta ora sulla sicurezza dell’aeroporto di Caselle e sulla gestione del rischio volatili nelle sue vicinanze.
Gli investigatori vogliono accertare se siano state adottate tutte le misure previste dalla normativa per mitigare il pericolo rappresentato dalla fauna selvatica nei pressi della pista. Si valutano anche eventuali negligenze nei protocolli di monitoraggio ambientale.