
Volpiano, la Comital è stata dichiarata fallita. Alla proprietà non è pervenuta nessuna offerta di acquisto

La speranza di poter continuare a lavorare, si è infranta contro una sentenza del tribunale di Torino che ha dichiarato fallita la Comital di Volpiano: da oggi il futuro dei 110 dipendenti si fa sempre più incerto. La decisione del tribunale è dovuta al fatto che alla proprietà non è giunta nessuna offerta di acquisto entro lo scorso 6 giugno, termine ultimo fissato per eventuali opzioni di acquisto.
I sindacati avevano a suo tempo proposto di continuare, anche se in modo inizialmente parziale, l’attività produttiva. Una proposta che i i giudici del tribunale avevano respinto. Mesi di battaglie e un lunghissimo presidio allestito davanti ai cancelli dello stabilimento non sono serviti a nulla.
I 110 dipendenti si trovano in cassa integrzione straordinaria fino al prossimo mese di niovembre. La Fiom-Cgil ha ufficialmente richiesto ai giudici di rivedere la propria decisione e ha annunciato che deciderà insieme ai lavoratori interessati quali iniziative di protesta mettere in atto.
“Apprendo con preoccupazione la notizia del fallimento decretato oggi dal Tribunale di Ivrea per la Comital di Volpiano. Era già mia intenzione, dopo la scadenza dei termini per il concordato, convocare un incontro, che la decisione di oggi rende ancora più urgente”.
Lo dichiara l’assessora regionale al Lavoro, Gianna Pentenero, a proposito del fallimento Comital.
“La Regione Piemonte ha sempre seguito con la massima attenzione la vicenda – conclude -, facendosi da mediatore tra le parti, fino al raggiungimento, nel novembre dello scorso anno al termine di una lunga e complicata trattativa, dell’accordo sulla sospensione dei licenziamenti e il ricorso alla cassa integrazione per crisi aziendale per 12 mesi. La notizia di oggi apre scenari imprevisti e preoccupanti, su cui è necessario avviare subito un confronto”.