
Vodafone trasferisce 19 dipendenti da Ivrea a Milano. E scoppia la protesta sindacale

I trasferimenti dei dipendenti dalla sede di Ivrea a quella di Milano del gestore telefonico Vodafone è al centro di un’accesa protesta: protagoniste sono 19 dipendenti, tra cui diverse donne, che dal prossimo 3 luglio dovrebbero cambiare sede con tutti i disagi che ne deriverebbero. La decisione assunta dall’azienda, che ha sede a Palazzo Uffici di via Jervis a Ivrea, è oggetto di un incontro convocato, nella mattina di mercoledì 14 giugno, presso la sede di Confindustria Canavese e al quale hanno preso parte i rappresentanti dell’azienda e i membri della Rappresentanze Sindacali Unitarie (Rsu) di Cobas.
Gli esponenti sindacali non hanno dubbi: a loro giudizio si tratterebbe “di trasferimenti discriminatori e ritorsivi e che riguardano quattro donne che sono in ossesso di prescrizioni mediche che sanciscono l’inidoneità, talvolta dolo parziale alla risposta telefonica e 15 dipendenti di entrambi i sessi che erano stati reintegrati nel mese di marzo del 2016 da una setneza pronunciata dal giudice del lavoro in merito alla causa promossa dal sindacto contro la cessione di un ramo di azienda effettuata nel 20017 da Vodafone.
I dipendenti erano tutti tesserati all’organizzazione Cobas del lavoro Privato, tra cui due rappresentanti sindacali eletti lo scorso anno”. In occasione dell’incontro i dipendenti hanno organizzato un presidio mobile di fronte all’ingresso della sede di Confindustria Canavese. Presto sulla vicenda dovrebbero emergere novità.