
Vodafone Ivrea: fallisce la trattativa sul trasferimento di 19 dipendenti a Milano. Proclamato lo sciopero

La trattativa tra sindacati confederali, i Cobas e i vertici di Vodafone è saltata: l’annunciato trasferimento di 19 dipendenti (in buona parte donne) da Ivrea a Milano è stato confermato. Dal 3 luglio prossimo una navetta, appositamente costituita, trasporterà quotidianamente i 19 lavoratori, protagonisti della vertenza sindacali nella nuova sede di lavoro.
L’incontro tra le parti che ha avuto luogo nella mattinata di mercoledì scorso 14 giugno nella sede di Confindustria Canavese, non ha sortito gli effetti sperati: la multinazionale della telefonia non ha nessuna intenzione di recedere dalla decisione iniziale. I sindacati hanno confermato lo stato di agitazione inizialmente preannunciato e che avrà luogo il prossimo 20 giugno: lo sciopero proclamato dai sindacati confederali prevede l’astensione dal lavoro prevede un’ora di astensione al termine di ogni turno. Più drastici i Cobas che hanno indetto otto ore di sciopero con manifestazione nazionale a Roma.
Il problema risale a 10 anni fa quando Vodafone aveva ceduto un certo numero di dipendenti a Comdata Care. Sono stati i giudici al termine di una vertenza a dichiarare l’insussistenza di quella che doveva essere una radicale esternalizzazione del servizio di assistenza telefonica. Quindici dei dipendenti che il colosso della telefonia trasferirà a Milano fanno parte di quel contingente ceduto a Comdata Care. Gli altri quattro, invece, sono in possesso di n’esenzione parziale dal lavoro in cuffia.
I sindacati accusano l’azienda di aver adottato un comportamento discriminatorio: un’accusa che la società respinge recisamente. Per i 19 lavoratori oggetto del trasferimento sarà rimodulato ‘orario di lavoro su quattro giorni anziché sei.