
Scende il numero dei contagi e dei pazienti Covid. Ma il pronto soccorso di Cuorgnè rimane chiuso

Ventisette pazienti ricoverati nelle terapie intensive degli ospedali di Chivasso, Ivrea, Ciriè, Lanzo, Cuorgnè e Settimo Torinese e la pressione sulle strutture sanitarie che scende vistosamente: i dati, aggiornati a martedì 15 giugno e forniti dalla direzione generale dell’Asl T04 fotografano una situazione che in Canavese, come nel resto della Penisola è in un deciso miglioramento. Un miglioramento che l’ospedale di Cuorgnè, che ad inizio pandemia era stato trasformato in un Covid Hospital simboleggia alla perfezione. L’ospedale ospita soltanto 6 pazienti Covid a media intensità di cure: una situazione che ha convinto i vertici dell’Asl T04 a riaprire, già nelle scorse settimane i reparti di lungodegenza, medicina e geriatria.
Ma il pronto soccorso rimane ancora sbarrato e off limits ad onta della petizione on line sulla piattaforma Change.org che ha raccolto circa 1.500 firme dove si chiede l’immediata riapertura del pronto soccorso e l’intervento di alcuni sindaci del territorio. Un territorio che comprende anche le valle Orco, Soana e Valchiusella che si è in preda a un forte disagio e in difficoltà nelle emergenze quotidiane che devono esser dirottate verso altri nosocomi.
Sull’argomento il neodirettore generale Stefano Scarpetta è stato più che chiaro: la decisione di riaprire il pronto soccorso dell’ospedale di Cuorgnè non spetta all’Asl T04 ma al Dirmei (Dipartimento interaziendale malattie ed emergenze infettive) regionale.
E a questo proposito il Dirmei, non si è ancora espresso anche le richieste per la riapertura del Dea diventano di giorno in giorno sempre più pressanti.