
Rivarolo: no alla chiusura delle Officine Gtt. Avetta (Pd): “Trenitalia trovi una soluzione alternativa”

Il 9 dicembre 2019 il consigliere regionale canavesano del Pd Alberto Avetta aveva chiesto un’audizione dei vertici di Trenitalia in Commissione Trasporti, con l’obiettivo di fare chiarezza non solo sui tempi di passaggio della gestione della linea Canavesana da Gtt a Trenitalia, ma anche sul destino delle officine Gtt di Rivarolo Canavese, che si occupa della manutenzione di autobus e treni, e che rappresentano uno storico polo manutentivo di grande importanza per il trasporto pubblico locale. Ad oggi, lamenta il consigliere, non è giunta nessuna risposta dalla Regione.
“Quell’audizione è necessaria: lo dobbiamo ai dipendenti Gtt che non hanno certezze sul loro futuro e lo dobbiamo all’amministrazione di Rivarolo che non può essere lasciata da sola a far fronte all’ennesima area dismessa nel territorio canavesano” dichiara il consigliere regionale Alberto Avetta a margine della discussione a Palazzo Lascaris di un’interpellanza relativa all’ipotesi di dismissione dell’area delle officine Gtt di Rivarolo, che in oltre 4 mila metri quadrati occupa decine di addetti e ha sviluppato rilevanti professionalità e competenze tecniche.
“Bisogna approfondire con Trenitalia ogni possibile scenario alternativo alla totale dismissione delle officine Gtt perché sarebbe davvero un peccato disperdere questo patrimonio di competenza e di esperienza che si è costruito negli anni considerando anche gli investimenti infrastrutturali finanziati dalla Regione Piemonte nel recente passato al fine di potenziare le officine di Rivarolo”.
L’esponente politico non ha dubbi di sorta: ma chiudere le officine avrebbe come conseguenza l’onerosa necessità di riqualificazione dell’area, che andrebbe ad aggiungersi alle altre già numerose ex aree industriali canavesane in attesa di nuove destinazioni. “e a suo tempo in Commissione fossero stati ascoltati i vertici di Trenitalia – conclude il consigliere Avetta -, forse oggi avremmo qualche informazione in più. Pertanto, non si perda più tempo e si faccia il necessario per fare chiarezza sul destino delle officine”.