
Nuovo ospedale di Ivrea all’ex Montefibre? Fratelli d’Italia “blocca” la delibera che torna in Consiglio

Nuovo ospedale di Ivrea all’ex Montefibre? Fratelli d’Italia “blocca” la delibera che torna in Consiglio
Contrordine. La delibera riguardante l’individuazione dell’area ex Montefibre come location del nuovo ospedale di Ivrea è stata sospesa su richiesta di Fratelli d’Italia. A darne notizia è stato l’assessore regionale alle Politiche Sociali Maurizio Marrone attraverso una nota che reca in calce anche la firma del segretario provinciale di Fratelli d’Italia Fabrizio Bertot e del consigliere comunale ed ex sindaco di Levone Maurizio Giacoletto: “Per evitare decisioni prese dall’alto senza l’adeguato confronto con il territorio interessato, la giunta odierna ha sospeso la delibera di individuazione del nuovo ospedale dell’Asl T04. Abbiamo ottenuto che l’assessorato alla Sanità riporti la valutazione nel gruppo di lavoro tecnico Ires che aveva già espresso un anno fa una relazione in merito”.
E non è tutto: a detta dell’assessore Marrone “Altra conquista importante è stata la scelta, condivisa all’unanimità in giunta, di sottoporre la delibera anche al voto del Consiglio regionale, a garanzia della rappresentatività di tutti i territori piemontesi e della competenza alla pianificazione sanitaria”.
La lunghissima e travagliata vicenda del nuovo ospedale di Ivrea si arricchisce di un nuovo e discutibile capitolo che la dice lunga come i contrasti all’interno della maggioranza di centrodestra siano rilevanti su determinati argomenti. A sciogliere (forse) il nodo dell’ubicazione della nuova struttura sanitaria sarà il Consiglio regionale.
E poi c’è da considerare il problema dei costi: i maggiori ritardi causeranno una sostanziale levitazione delle spese tanto che se nel 2018 l’Inail aveva stanziato 140 milioni di euro adesso si stima un aumento del 30 per cento. Il “niet” di Fratelli d’Italia ha prodotto lo stesso effetto di una doccia gelata su chi, come il consigliere regionale canavesano della Lega Andrea Cane, avevano espresso favorevole alla localizzazione del nosocomio nell’area ex Montefibre.