
Maxi discarica abusiva scoperta dalla Finanza a Borgaro. Sequestrate sostanze pericolose

I costi dello smaltimento dei fiuti pericoli per talune aziende costituiscono una voce di spesa che incide pesantemente sul bilancio societario. E quando insorgono difficoltà economiche, rinunciare al servizio di smaltimento sembra la soluzione più facile da perseguire. Nel corso dell’operazione denominata “Horus”, i “baschi verdi” della Guardia di Finanza hanno eseguito nei giorni scorsi otto sequestri, denunciato quindici persone, sequestrato 270 tonnellate di rifiuti speciali e pericolosi scoperti. E ancora: sono state avviate bonifiche per oltre 120 mila euro mentre sono state recuperati oltre 15 mila euro di Imu e Ici recuperati.
L’operazione si è svolta nell’ambito del contrasto degli illeciti in materia ambientale. Illeciti, viene precisato, eseguiti quasi sempre per motivi strettamente economici. L’operazione ha coinvolto diverse aziende che hanno sede a Borgaro, Settimo Torinese, Candiolo, Givoletto. Gli agenti del Nucleo Ambientale della Guardia di Finanza hanno accertato che in quasi tutti i casi i rifiuti non venivano sotterrati, come spesso accade, ma erano accatastato sui terreni circostanti le ditte. In questo modo l’impatto ambientale è stato contenuto. I militari, per accertare il grado di inquinamento, hanno lavorato gomito a gomito con gli esperti dell’Arpa.
Tra i materiali pericolosi rinvenuti figurano solfato di rame, cloruro di ferro e di alluminio, acido cloridrico, olii esausti e minerali, apparecchiature elettroniche e solventi vari. La bonifica dei terreni interessati è quasi conclusa. Ovviamente a spese delle aziende.