
L’ospedale di Settimo Torinese torna pubblico: via libera dalla Regione all’acquisizione da 15 milioni di euro

Con l’approvazione, da parte della Giunta regionale del Piemonte, dello stanziamento da 15 milioni di euro, l’ospedale di Settimo Torinese torna ufficialmente ad essere una struttura pubblica. Un’operazione che segna un’inversione di tendenza in un contesto nazionale caratterizzato sempre più da privatizzazioni sanitarie.
L’acquisizione rientra in un piano più ampio di rientro dell’ospedale nel servizio sanitario regionale, già avviato da tempo e reso necessario dopo le difficoltà della Saapa (Società assistenza acuzie e post acuzie), l’ente che gestiva il presidio, attualmente in liquidazione dal 2021 dopo la crisi seguita alla pandemia.
Il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Federico Riboldi hanno sottolineato gli obiettivi raggiunti con l’operazione: “Abbiamo salvato dal rischio chiusura un presidio sanitario indispensabile per questo territorio, messo un segno più alla sanità pubblica piemontese e posto le basi per potenziare ulteriormente il servizio, con la garanzia degli attuali posti letto e la possibilità di aggiungerne altri”.
“Sappiamo che i problemi della nostra sanità sono tanti, ma quello di Settimo rappresenta un percorso virtuoso che abbiamo condiviso con il Comune, l’Asl e le rappresentanze sindacali, a favore della sanità pubblica, a servizio della comunità e a tutela dei lavoratori”.
La delibera approvata dalla Giunta dispone il mantenimento dei posti letto attuali, sia ospedalieri (lungodegenza e riabilitazione), sia territoriali (CAVS), con la possibilità di incrementarne di ulteriori 35 per l’attivazione di un ospedale di comunità, in linea con la programmazione regionale.
Nel frattempo, l’Asl T04 ha avviato il processo di internalizzazione dei servizi sanitari gestiti da Saapa, al fine di consolidare le attività e garantire la continuità assistenziale.
Il caso di Settimo Torinese rappresenta quindi un modello alternativo, in un contesto in cui la sanità pubblica fatica a reggere i colpi della crisi e delle esternalizzazioni. Un investimento importante che potrebbe tracciare la via per altre realtà in difficoltà, riaffermando il valore della sanità pubblica come bene comune.