Leinì-Mappano: allarme lupi in Canavese: greggi dilaniate e forte preoccupazione tra gli allevatori

Un episodio drammatico ha scosso le tranquille realtà di Leinì e Mappano, dove il ruggito dei lupi ha trasformato una serata ordinaria in un incubo per allevatori e residenti. Nelle scorse notti, un’azienda agricola situata in località Reisina è stata teatro di un attacco che ha dilaniato circa una decina di ovini, riaprendo il dibattito sulla convivenza tra uomo e fauna selvatica.

Il titolare dell’azienda, allertato dall’abbaiare dei cani, ha subito constatato l’accaduto. “La scorsa notte un gregge di pecore in via Case Sparse a Mappano è stato aggredito”, recita un post pubblicato sul gruppo Facebook “Ciao Mappano”, strumento che ha permesso di diffondere rapidamente l’informazione tra i cittadini locali.

Le prime ricostruzioni indicano che il danno subito dal gregge è stato notevole, una situazione finora inedita in quest’area pianeggiante. Le autorità competenti, insieme ai carabinieri, sono state prontamente informate e sono in corso indagini per accertare le cause e le eventuali responsabilità relative all’attacco.

Tradizionalmente associati alle zone montane, i lupi stanno ora espandendo il loro raggio d’azione, probabilmente spinti dalla ricerca di cibo o da cambiamenti ambientali. Questo fenomeno ha suscitato preoccupazioni non solo per il rischio diretto agli animali domestici, ma anche per la sicurezza dei residenti, specialmente in prossimità del Parco Unione Europea, meta frequentata da numerosi cittadini per attività all’aperto.

In risposta all’incidente, le autorità locali stanno valutando l’adozione di misure preventive per proteggere ulteriormente le attività agricole e la popolazione. Gli allevatori sono stati invitati a rafforzare le difese dei loro greggi, in particolare durante le ore notturne, per contenere il rischio di ulteriori attacchi.

L’episodio solleva importanti interrogativi sulla gestione della fauna selvatica e sulla necessità di trovare un equilibrio tra la tutela degli animali protetti e la salvaguardia delle attività economiche e della sicurezza pubblica. In questo contesto, il ruolo dei social media si è rivelato fondamentale, favorendo una rapida diffusione delle informazioni e stimolando un dialogo tra cittadini, allevatori e autorità.

La sfida ora è quella di sviluppare strategie di convivenza che permettano di preservare la biodiversità senza compromettere la vita quotidiana delle comunità locali. Con l’indagine ancora in corso, le autorità invitano la cittadinanza a mantenere la calma e a collaborare attivamente, segnalando ogni eventuale avvistamento e contribuendo così a una gestione integrata e sostenibile del territorio.