Poteva essere tra le vittime della famigerata “banda delle chiavi” il sindaco di Leinì Renato Pittalis. I ladri hanno agito nel pomeriggio di domenica 14 novembre e hanno preso di mira alcune auto parcheggiate davanti ai ristoranti alla ricerca delle chiavi delle abitazioni da svaligiare. Il primo cittadino leinicese si trovava con la famiglia in un ristorante della collina chivassese. Dopo il pranzo stava facendo ritorno verso l’automobile quando si è accorto che il nottolino era stato forzato. Immediata la telefonata ai carabinieri.

E mentre il sindaco era al telefono con gli uomini dell’Arma, i malviventi stavano per entrare nell’abitazione di Renato Pittalis. Nel farlo hanno provocato rumori che hanno allarmato il vicino di casa che è uscito sul pianerottolo e li ha messi in fuga. I tre ladri sono stati intercettati da una pattuglia dei carabinieri. Ne è nato un inseguimento, con i ladri che hanno speronato la “gazzella” con l’auto usata per la fuga.

Ma a un certo punto il conducente ha perso il contro dell’auto ed è finito fuori strada. La fuga dei malviventi è terminata, dopo un rapido inseguimento a Volpiano. In manette sono finiti tre nomadi di etnia sinti: un 35enne e un 31enne di Carmagnola e un 27enne di Torino. L’accusa è di furto, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento.