
La forza del cinema civile anima la città: “I Cento Passi” sigla il grande successo della rassegna estiva a Chivasso
La rassegna cinematografica sotto le stelle diretta da Ivan Fabio Perna e promossa dalla Città di Chivasso e dall’assessore alla Cultura Gianluca Vitale, iniziata il 31 luglio con Wall-E e proseguita l’8 agosto con Il Giardino di Limoni, si avvia ora al gran finale.
Lunedì 25 agosto alle ore 21:30 in piazza Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa verrà proiettato I Cento Passi di Marco Tullio Giordana. Il film racconta la vita e la tragica morte di Peppino Impastato, giornalista e attivista siciliano che, negli anni ’60 e ’70, con coraggio e determinazione si ribellò al potere mafioso e all’omertà, pagando con la vita la sua battaglia. L’ingresso è gratuito.
Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia e pluripremiato, I Cento Passi è considerato un pilastro del cinema civile italiano, capace di emozionare e allo stesso tempo stimolare riflessioni profonde sui valori di libertà, coraggio e resistenza all’illegalità.
Prima della proiezione sarà presentato il trailer del documentario sulla “Marcia per la Legalità”, svoltasi lo scorso 25 marzo a Chivasso, organizzata dal Comune e dalla Consulta per la Legalità.
«Proiettare in piazza un film come I Cento Passi – sottolinea l’assessore alla Cultura, Legalità, Istruzione e Sport Gianluca Vitale – non significa soltanto celebrare un grande esempio di coraggio civile, ma anche lanciare un messaggio chiaro alla nostra comunità: la cultura è il più potente strumento di educazione e resistenza contro ogni forma di illegalità. Chivasso ha scelto di investire nel cinema come linguaggio universale, capace di emozionare ma anche di far riflettere, soprattutto i più giovani, sulla necessità di non restare mai indifferenti. La figura di Peppino Impastato è un richiamo alla responsabilità collettiva, e farla rivivere oggi in piazza, sotto le stelle, significa rinnovare un impegno che deve riguardare tutti».
La rassegna, che ha visto un pubblico numeroso e partecipe sin dalle prime serate, conferma così la sua vocazione: trasformare il cinema in uno spazio di incontro, riflessione e comunità, in grado di unire memoria, cultura e impegno civile.