
Elezioni comunali: Ozegna sceglie la continuità. Federico Pozzo eletto sindaco con l’80% dei voti

A Ozegna il risultato è stato netto: nessun ballottaggio, nessuna incertezza. Con l’80% delle preferenze, la lista “Trasparenza e Futuro – Pozzo Sindaco” ha ottenuto un consenso schiacciante, confermando Federico Pozzo alla guida del Comune. Ex vicesindaco per due mandati, Pozzo raccoglie ora l’eredità dell’amministrazione uscente e diventa primo cittadino con un mandato forte e chiaro. Il voto premia una linea amministrativa sobria e concreta, fondata su ascolto, presenza e programmazione. Nessuna promessa irrealizzabile, nessuna campagna spettacolare: solo una proposta chiara e coerente, apprezzata dalla maggioranza degli elettori.
Bartoli il più votato: “Un onore e una responsabilità”
Accanto a Pozzo, il nome che spicca è quello di Sergio Bartoli, consigliere regionale del Piemonte, ora anche consigliere comunale. È il candidato che ha ottenuto più preferenze in assoluto. «Essere il più votato è un onore profondo e una grande responsabilità – ha commentato –. Da oggi lavoriamo insieme, al servizio di Ozegna».
Il risultato, secondo i promotori della lista vincente, non è solo numerico: racconta la scelta di una comunità che ha deciso di rinnovare la fiducia in un metodo amministrativo stabile, evitando contrapposizioni e derive personalistiche.
Partecipazione alta e toni sobri
Il clima ai seggi è stato sereno, caratterizzato da una partecipazione composta. Nessun trionfalismo da parte dei vincitori, ma piuttosto la volontà di rinnovare un patto con i cittadini, sia con chi ha votato la lista vincente sia con chi ha scelto diversamente.
La nuova amministrazione promette continuità e collegialità, con un’attenzione costante al confronto e alla coerenza tra obiettivi e risorse disponibili. La presenza di Bartoli in Consiglio comunale, unita al suo ruolo in Regione, potrebbe inoltre rafforzare il dialogo tra i livelli istituzionali.
Ozegna si conferma stabile e coesa
Nel panorama canavesano, Ozegna si distingue ancora una volta per la solidità della sua amministrazione e per la chiarezza dell’orientamento espresso alle urne. Un segnale di maturità civica che premia il lavoro fatto e rilancia, con fiducia, il progetto per i prossimi cinque anni.