31/10/2018
Lavoro
Comital-Lamalù: i 130 dipendenti tornano a respirare. Concesso un anno di cassa integrazione
Volpiano
/Il vice premier e ministro del Lavoro Luigi Di Maio si è presentato nella mattinata di oggi, mercoledì 31 ottobre, all’appuntamento in Regione dove era atteso dall’assessore regionale al Lavoro Gianna Pentenero, il presidente Sergio Chiamparino, i consiglieri regionali, i parlamentari piemontesi e gli esponenti sindacali con la soluzione promessa: quella di fare in modo che la drammatica vicenda della Comital-Lamalù rientrasse, in virtù di un apposito emendamento, nel cosiddetto “decreto Genova” in discussione in Parlamento. Per un anno, stando a quanto ha affermato il ministro, le due aziende di Volpiano gestite dai curatori fallimentari, i 130 ex dipendenti dal 29 settembre accedereanno alla cassa integrazione straordinaria.
Una boccata d’ossigeno vitale anche se il provvedimento temporaneo tampona di fatto una situazione che rimane critica. Il vero nodo gordiano da sciogliere rimane l’auspicata acquisizione delle due aziende. “È importante che tutte le forze politiche, di maggioranza e di opposizione, attraverso i loro esponenti in Piemonte e insieme alle organizzazioni sindacali, abbiano mantenuto alta l’attenzione sulla vicenda Comital. Ringrazio il governo perché è intervenuto adottando un provvedimento normativo; entreremo nel dettaglio al momento della pubblicazione del decreto e delle circolari ministeriali ma, come è stato spiegato, la soluzione adottata, pur lasciando scoperto il periodo da giugno a settembre 2018, consente ai lavoratori di usufruire della cassa integrazione per un anno a partire da ottobre 2018; in tal senso è stato fatto ciò che era possibile fare”.
“Ringraziamo il governo per l’attenzione prestata al caso Comital/Lamalù e per la soluzione prospettata sul fronte degli ammortizzatori sociali, contenuta, come noto, in un emendamento che dovrebbe essere approvato nelle prossime ore -hanno dichiarato il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino e l’assessore regionale al Lavoro Gianna Pentenero -. Naturalmente il problema di fondo resta quello di trovare un investitore interessato a rilevare il sito industriale, garantendo il mantenimento dei livelli produttivi e occupazionali. L’impegno della Regione Piemonte continuerà quindi a essere massimo sia su questo fronte, sia nel vigilare affinché l’emendamento arrivi correttamente fino al termine dell’iter parlamentare. E se dovessero esserci ancora questioni aperte, chiederemo ai parlamentari piemontesi e allo stesso ministro Luigi Di Maio di introdurre gli eventuali aggiustamenti”.
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