Chivasso, mensa scolastica e dormitorio pubblico. La maggioranza: “Dalla parte degli onesti e dei fragili”

22/02/2025

A corollario di quanto emerso durante l’ultimo consiglio comunale circa le modifiche al regolamento del servizio di mensa scolastica e il dormitorio, il Partito Democratico, Sinistra Ecologista Chivasso e Noi per Chivasso, ovvero i soggetti costituenti la maggioranza ritengono doveroso riportare alcuni chiarimenti al fine di far cessare il demagogico polverone mediatico, fatto di inesattezze e falsità, che parte della minoranza ha voluto sollevare nelle ultime settimane.

La mensa scolastica

Nel corso degli anni, il Comune ha accumulato un ingente credito derivante dal mancato pagamento del servizio mensa scolastica: circa 800.000 euro. Nel solo anno scolastico 2023/24, tale morosità ha generato un mancato incasso di oltre 100.000 euro. Il senso di giustizia, che non ha colore politico, la doverosa tutela dei cittadini che, spesso a costo di sacrifici, rispettano le regole pagando il dovuto, l’amore per la legalità, il rigetto della prepotenza di chi pensa di poterla fare sempre franca a discapito degli onesti hanno indotto l’amministrazione a modificare leggermente il regolamento di fruizione del servizio mensa. Ora, così come avviene per gli altri servizi scolastici e come, peraltro, hanno già inserito nei loro regolamenti molte altre amministrazioni, anche di centro sinistra, la morosità reiterata, protratta nel tempo nonostante i solleciti e le opportunità di rateizzazione offerte dal Comune, impedirà la fruizione del servizio.

Nulla è cambiato per le fasce in situazione di fragilità economica, quelle oggettivamente impossibilitate a pagare. Per loro il Comune di Chivasso continua a mantenere massima attenzione; nel corso dell’anno scolastico scorso, ad esempio, quasi mezzo milione di euro è stato dedicato a loro sostegno, seguendo il principio della capacità contributiva come riflesso dei criteri di uguaglianza e progressività; per i casi particolarmente problematici, infine, a prescindere dalla fascia ISEE, in presenza di attestazione del CISS, continua ad essere prevista l’esenzione totale. Dunque, attenzione massima per le fasce deboli, nel rispetto dei principi profondi che ispirano questa coalizione.

Ma, per garantire il giusto sostegno ai veri bisognosi, occorre necessariamente recuperare le somme dovute dai soliti furbetti che, alla luce di una puntuale analisi degli uffici competenti, risultano essere, nel 60% dei casi, appartenenti alla fascia contributiva più alta. Questa amministrazione è sempre dalla parte degli onesti e dei bisognosi, senza se e senza ma, e questo intervento lo dimostra ulteriormente. Chi lo denigra, evidentemente, no.

Il dormitorio

Il dormitorio per le persone senza fissa dimora rappresenta un irrinunciabile baluardo dell’attenzione alle fasce deboli che questa amministrazione persegue come imprescindibile principio. L’amministrazione vuole fortemente il dormitorio, ma non come quello di cui disponiamo ora. L’attuale struttura, inaugurata nel 2015, ha dimostrato nel tempo di essere assolutamente inadeguata alle reali esigenze della Città. Il costo derivante dalla struttura di via Nino Costa, relativamente all’anno 2024, ad esempio, è stato di circa 70.000 euro; una cifra spropositata se si pensa che, nel corso dello stesso anno, di questa struttura, in grado di ospitare 12 persone alla volta, hanno usufruito solo 22 utenti, la maggioranza dei quali, peraltro, provenienti da comuni limitrofi.

Essendo tali cifre in linea con quanto accaduto negli anni precedenti, l’amministrazione ha pensato di rimodulare il servizio al fine di evitare sprechi di danaro pubblico in primis e di offrire, allo stesso tempo, un servizio migliore per i futuri ospiti, facendo in modo, ad esempio, di poter garantire i posti letto anche alle donne, cosa attualmente non prevista. Per ottimizzare il servizio, sono allo studio proposte di nuove strutture e di collaborazione con associazioni del territorio, al fine di garantire quell’attenzione agli ultimi che è fiore all’occhiello di questa amministrazione. Chi ci accusa di voler chiudere il dormitorio, finge di non capire e allora lo ripetiamo con forza: un deciso ed irrinunciabile sì al dormitorio, no agli sprechi.

(Comunicato Stampa).

 

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