
Castellamonte, al via la 64ª Mostra della Ceramica: arte, memoria e innovazione tra forni, stufe e mucche podoliche
È stata presentata questa mattina, mercoledì 6 agosto, al Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, la 64ª edizione della Mostra della Ceramica di Castellamonte, in programma dal 23 agosto al 14 settembre 2025. Un evento che non è solo un appuntamento espositivo, ma una vera e propria celebrazione dell’identità di un territorio, capace di fondere tradizione, ricerca e visione contemporanea.
Al tavolo dei relatori il sindaco Pasquale Mazza, il consigliere Alessandro Musso, il curatore della mostra, professor Giuseppe Bertero, e il sottosegretario alla Presidenza della Regione Piemonte, Claudia Porchietto, che ha sottolineato il valore culturale e artigianale della manifestazione nel panorama regionale.
Fulcro della mostra resta l’internazionale «Ceramics in Love», giunto alla sua settima edizione, con 120 artisti selezionati provenienti da 21 Paesi. Le opere saranno distribuite in 16 punti espositivi, sei istituzionali e dieci privati, che trasformeranno Castellamonte in un museo diffuso a cielo aperto.
Tra le novità più scenografiche, nella Rotonda Antonelliana, spicca il progetto «Attraversamento Meridiano», che porta in mostra oltre 60 mucche podoliche in ceramica realizzate da artisti di Castellamonte e della Baia della Ceramica ligure. A Palazzo Botton, la Spagna sarà ospite d’onore con una mostra dedicata anche alla memoria delle recenti tragedie che hanno colpito Valencia, città natale dell’artista Amparo Almela Catalá, vincitrice del concorso 2024.
Non mancheranno installazioni nei luoghi simbolici della città: al Centro Congressi Martinetti, l’imponente collezione di fischietti donata da Clizia e le opere del concorso «Ceramiche Sonore»; all’Orto Sociale «di Camillo» un lavoro del collettivo Abracadabra. In mostra anche la collezione permanente della Raccolta Civica Terra Rossa, con firme del calibro di Pomodoro, Baj e Nespolo.
Accanto ai nomi affermati, spazio anche ai giovani del Liceo Artistico “Felice Faccio”, custodi della tradizione ceramica castellamontese. I laboratori privati – da Grandinetti a Camerlo, da Cielle a Castellamonte – completano un percorso che unisce artigianato, design e storia.
Una mostra che, ancora una volta, fa della ceramica il simbolo vivo di una comunità.